In Norvegia, a centinaia di chilometri a nord di Oslo, si trova Hessdalen, una piccola valle della lunghezza di 15 chilometri, popolata da circa 150 persone. Questo luogo è protagonista di un misterioso fenomeno luminoso a cui, dopo quasi un secolo, gli scienziati stanno ancora tentando di dare una spiegazione logica.
La prima testimonianza ufficiale della comparsa di queste luci nel cielo risale al 1940, ma sono giunte voci che confermano avvistamenti fin dagli inizi del Novecento. La principale caratteristica della luce di Hessdalen è la brillante sfumatura bianca, gialla, o verde. Solitamente mantiene una posizione fissa nel cielo, ma talvolta aleggia sopra al suolo.
Fin dai primi avvistamenti, che hanno cominciato a destare preoccupazione negli abitanti intorno agli anni Ottanta, dei volontari hanno iniziato a monitorare il fenomeno. Ne è risultato che numerose centinaia di luci sono comparse nei cieli di Hessdalen, con un picco di ben 20 segnalazioni in una sola settimana.
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Nell’estate del 1983, il professore Erling Strand fondò il Progetto Hessdalen, volto allo studio di fenomeni aerei non identificati (UAP) ed oggetti volanti non identificati (UFO). Nel corso dell’investigazione sul campo, che diresse l’anno seguente, vennero avvistate 53 luci. I risultati di questa ricerca vennero discussi nel 1994, al Primo Congresso Internazionale sul fenomeno di Hessdalen.
Il dibattito nato in seno al Congresso lasciò intuire che questo fenomeno potrebbe dare origine a nuovi concetti da studiare all’interno della fisica. In seguito, l’Università di Østfol in Norvegia ed il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in Italia suggellarono una collaborazione per approfondire le ricerche, utilizzando anche macchinari più sofisticati. Oggi la frequenza di questo fenomeno sta registrando un forte calo, addirittura sembra che il numero massimo di avvistamenti all’anno non superi la ventina.
Fra le tante teorie che tentano di fornire una spiegazione, c’è chi ritiene che le luci siano il risultato di un processo di combustione nell’aria che coinvolge nuvole di polvere ricche di scandio, un elemento chimico talvolta utilizzato per la costruzione di lampade, che si sarebbe accumulato sul suolo della valle.
Più interessante, invece, è la teoria del paranormale nata in seguito alle testimonianze di abitanti e turisti che ritengono d’aver visto la silhouette di un oggetto a formale ovale all’interno della luce. Altri invece affermano di aver avvertito la presenza di qualcosa che li osservava e, volgendo gli occhi al cielo, hanno scorto a mezz’aria un oggetto con due luci brillanti, che dopo poco è scomparso nel nulla.
È dunque possibile che le enigmatiche luci di Hessdalen siano in realtà degli UFO? Il mistero non è ancora stato svelato.