Durante il recente incontro del Consiglio di coordinamento internazionale del programma Mab (Man and Biosphere) dell’Unesco a Parigi, è stato raggiunto un traguardo importantissimo per la zona dall’Appennino Tosco-Emiliano fino alle Alpi di Ledro, interessando tutta la zona attraversata da Po. Il Delta del fiume più importante d’Italia infatti è stato inserito nella lista delle riserve di biosfera considerate uniche al mondo.
Grande felicità espressa anche dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che si era detto già convinto del traguardo che ha finalmente ricevuto l’ufficializzazione mondiale.
La candidatura al progetto Unesco è stata poi accompagnata da un’importante quanto lodevole descrizione dell’ambiente e della grande importanza del Delta del Po nel territorio italiano. Unico Delta all’interno di tutta la penisola, infatti, il Po crea una vera e propria riserva di zone umide con grande sbocco in mare privo di sbarramenti. Ciò va a creare un paesaggio unico sia grazie al lavoro di erosione svolto dal corso d’acqua, sia grazie all’importante lavoro dell’uomo che ha saputo valorizzare e migliorarne la stabilità.
Anche Paola Gazzolo, assessore regionale dell’Emilia Romagna alle Politiche ambientali, ha espresso da Parigi tutta la sua felicità di essere riusciti a raggiungere tale risultato da tempo sperato. Tale riconoscimento è quindi non un punto d’arrivo, ma una nuova fonte di energia e carica per un nuovo slancio da parte di tutti gli abitanti per continuare così a valorizzare e salvaguardare il paesaggio.
