La notizia non è nuova, la positività di Giuseppe Marotta era stata accertata il 25 febbraio, ma ora il dirigente nerazzurro è stato ricoverato al nosocomio Humanitas a Rozzano.
Con la regione Lombardia che rischia nuovamente di entrare in zona rossa, è il calcio di Milano che deve fare i conti con il Covid.
Come detto, Beppe Marotta, dirigente dell’Inter, è risultato positivo al virus il 25 febbraio scorso e da qualche giorno è ricoverato presso l’Humanitas di Rozzano, dove resta in osservazione, anche se le sue condizioni non sembrano destare preoccupazioni ma sono anzi segnalate in miglioramento.
A prescindere dalla pericolosa situazione che si vive nel nord Italia, pare il contagio sia avvenuto a Roma, dove il manager interista, dopo il derby vinto per 3-0 dalla sua Inter, si era recato con quasi tutta la delegazione nerazzura al completo per l’elezione di Gabriele Gravina.
Marotta era accompagnato da Alessandro Antonello e dall’avvocato Angelo Capellini, risultati poi anch’essi positivi al tempone. Alla stessa votazione ha preso parte anche Adriano Galliani, ora al Monza in serie B, e anche lui positivo.
Adriano Galliani, dopo aver comunicato la propria positiva al tampone in data 26 febbraio e aver osservato un periodo di isolamento fiduciario tra le mura casalinghe è stato costretto, anch’egli come Giuseppe Marotta, al ricovero, anche se rispetto al collega in una struttura diversa.
L’amministratore delegato del Monza da domenica è ricoverato presso l’ospedale San Raffaele, dove è seguito dal dottor Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione dell’istituto che già a settembre si è preso cura di Silvio Berlusconi, quando anche il patron del Monza aveva contratto il virus. Galliani è costantemente monitorato e in seguito alle terapie ricevute si registrano decisi progressi.