C’è un mistero che da qualche anno, rialimentato oggi dal viaggio della sonda Curiosity, muove dibattiti e conferenze su una qualche presenza mai avvenuto sul pianeta rosso, Marte.
Qualche anno fa, infatti, era il 2007, una sonda inviata dalla Nasa inviò sulla Terra numerose fotografie di Marte molto affascinanti, tra le quali una, soprattutto, attirò subito l’attenzione di scienziati, curiosi e appassionati; su una roccia appariva una strana figura, che secondo alcuni rappresentava una roccia modellata, secondo alcuni una vera e propria figura umanoide, segno dell’esistenza della vita sul pianeta rosso.
L’eventuale presenza di forme di vita su Marte è al centro della ricerca scientifica spaziale: la particolare conformazione del pianeta farebbe presupporre la presenza di acqua, quindi di vegetazione, seppur in forma primordiale, che potrebbero anche aver dato il via alla nascita di organismi viventi autonomia, i cosiddetti alieni.
Quella strana figura che appare in una di quelle fotografie della Nasa ha alimentato ulteriormente il dibattito: non mancano, ovviamente, coloro che lo ritengono esclusivamente un effetto ottico, ma sono più numerosi quelli che propendono per una interferenza umanoide.
Secondo una corrente di pensiero sarebbe una statua che potrebbe aver due origini: una per mano di qualche forma di vita, che ha lavorato al suo modellamento e una per via naturale, che riconduce quella strana forma all’azione dell’acqua , che, in ogni caso, postulerebbe i fondamenti per l’eventuale presenza di forme di vita intelligenti e autonome.
Ma l’altra corrente di pensiero non ci sta a considerare quella forma come una statua e la ritiene una “persona”, un umanoide, la prova, quindi, che anche sul pianeta rosso esistono forme di vita come sulla Terra che magari hanno già interagito o interagiranno con noi.
