Siamo arrivati al termine della settima edizione di Masterchef, dopo varie settimane infatti l’ultima puntata del reality sulla cucina ha visto come vincitore un giovane e promettente universitario di Scienze dell’alimentazione: Simone Scipioni. Il giovane chef è arrivato in finale assieme all’ucraina Kateryna Gryniukh e ad Alberto Menino, altro giovane promettente nel panorama culinario italiano. La giuria però ha voluto incoronare lui come migliore cuoco non professionista della trasmissione televisiva.
Simone Scipione arriva da una piccola città in provincia di Macerata, Montecosaro, dove gli abitanti si conoscono tutti e che non hanno esitato ad acclamarlo come “patrono” del borgo. In questa piccola cittadina Simone si è avvicinato ai fornelli cucinando per la famiglia della sorella, da qui poi la strada è stata tutta in discesa a lo ha portato alle selezioni per entrare a fare parte del casting del programma.
I giudici Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo ed Antonia Klugmann lo hanno insignito con la nomina di miglior chef dopo essere stati totalmente rapiti dal piatto da lui presentato: degli strozzapreti con un condimento a base di pesto di zucchine e fave, insaporiti con fonduta di parmigiano e menta. Simone da subito è stato soprannominato il giovane vecchio, questo per via non solo del borgo in cui abita, ma anche a causa di una vita lontana dal caos e dalla frenesia, in cucina però ha saputo dimostrare un’eccellente capacità di mescolare i sapori della tradizione con quelli di una nouvelle cusine all’ultimo grido. Oltre ad entrare nell’olimpo degli chef blasonati, Simone si aggiudica il premio di 100 mila euro e la possibilità di pubblicare un suo libro di ricette; niente male per un ragazzo che si affaccia solo ora al vasto panorama gastronomico italiano!