Maurizio Crozza a DiMartedì del 14 Aprile 2015, non ci diletta con le sue imitazioni in stile caricaturale, ma ci aiuta a riflettere sulla situazione della scuola italiana, a partire dallo status sociale degli insegnanti.
Il comico genovese ci fa notare come in Giappone gli insegnanti siano gli unici che hanno il permesso di non inchinarsi di fronte all’imperatore “perché senza insegnanti non ci sarebbero imperatori”. Invece in Italia gli insegnanti sono sempre in trincea, hanno un lavoro durissimo da svolgere e ricevono uno stipendio del 40% inferiore a quello dei colleghi portoghesi.
Dopo questa introduzione, il comico parla del grave incidente avvenuto nella scuola di Ostuni, dove il soffitto è improvvisamente crollato, ferendo insegnanti e studenti di giovane età, in modo fortunatamente non gravissimo. La scuola di Ostuni non è un istituto vecchio e decrepito, ma una moderna costruzione, inaugurata soltanto qualche mese fa:
“si vede che la scuola era tenuta insieme dai nastri dell’inaugurazione”.
La copertina di Crozza continua, elencando tutti gli incidenti similari avvenuti in molte scuole lungo la nostra amata penisola. Ulteriore problematica di questi giorni: i disagi lungo le strade italiane; sembra che sulla rete stradale italiana siano ora presenti più di 6000 frane “io non sapevo neppure ci fossero più di 6000 strade in Italia”. Nel Palermitano è avvenuto il cedimento di un viadotto, inaugurato a Natale; gli esperti dicono che ormai non si possa porre riparo al crollo, ma si debba smantellare tutta la strada.
“non possiamo fare come Aristotele che usciva dalle scuole per insegnare per strada”.
L’ultimo pezzo del comico parla invece della Gabanelli,
“ogni volta che la Gabanelli apre bocca, muore un consiglio di amministrazione”;
si perché, la Gabanelli negli ultimi mesi ha svelato i problemi dei consigli di amministrazione di molte aziende pubbliche e private, causandone la rapida rimozione. La Gabanelli è oggi una delle tre donne più influenti del mondo, dopo Hillary Clinton e Oprah Winfrey.