Mediaset vince la partita con Rojadirecta, il Tribunale di Milano ne decreta l’oscuramento
La “partita” tra Mediaset ed i siti pirata di calcio, ha visto il gruppo italiano di Silvio Berlusconi mettere a segno un colpo importante, grazie alla decisione del Tribunale di Milano di oscurare il sito Rojadirecta, uno dei più famosi che trasmettevano in streaming sia partite di calcio che di tennis.
Una decisione che è stata presa proprio a seguito di una richiesta presentata dal gruppo italiano, e che avrà in futuro una particolare importanza come “giurisprudenza”, per quanto riguarda la lotta alla pirateria televisiva. Il sito oscurato è it.rojadirecta.eu, e Fastweb, l’azienda di telecomunicazione, attraverso al quale si poteva raggiungerlo, ha subito recepito questa indicazione, tanto che dalle 19.00 di mercoledì, stesso giorno della sentenza, il sito non è più raggiungibile.
Nella sentenza viene, inoltre, precisato che il portale che offriva calcio gratuito in streaming non potrà più utilizzare questo nome, anche con domini registrati in altri Paesi. Con questa sentenza inoltre, si responsabilizzano i fornitori di connessioni internet ad una maggiore vigilanza per eventuali altre riproposizioni del sito di streaming. Oltre a questo nella sentenza si dispone che chi non osserverà le disposizioni sarà costretto a pagare una penale pari a 30mila euro per ogni giorno di ritardo.
Per Mediaset si tratta di un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda la sua lotta alla pirateria. L’azienda berlusconiana aveva già ottenuto 4 anni fa dal Tribunale di Roma uno stop al gestore del portale, poi due anni fa altri due ordini di sequestro del sito, ordinati questa volta dalla Procura della Repubblica di Milano. In uno dei due casi del 2013, Rojadirecta veniva definito:
“un vero e proprio portale per l’abusiva diffusione di eventi sportivi in violazione degli altrui diritti di privativa”,
dato che opera aggregando segnali che vengono messi in rete da altri operatori.
Queste disposizioni erano poi state aggirate da Rojadirecta creando nuovi domini che gli hanno permesso di continuare a trasmettere in streaming violando, di fatto, il copyright. La decisione del Tribunale di Milano si inserisce in una battaglia che sia Mediaset che Sky stanno combattendo da tempo contro i siti pirata, che ha visto nel 2015 l’oscuramento di 124 siti pirata da parte della Guardia di Finanza e recentemente la chiusura, da parte dell’Agcom di alcuni siti che trasmettevano illegalmente i match del campionato di serie A.