Il saluto a Glenn Frey, il chitarrista cofondatore degli Eagles morto ieri, lunedì 18 Gennaio a New York all’età di 67 anni. Il decesso è stato causato da varie complicazioni legate ad un’artrite reumatoide, polmonite e colite ulcerosa. Già da tempo le sue condizioni non erano delle migliori, infatti nonostante l’operazione all’intestino dello scorso Dicembre che lo aveva costretto ad annullare gli impegni con il gruppo, le sue complicazioni hanno continuato a peggiorare.
Ad annunciare la sua morte è stato il sito ufficiale della band:
“È con grande dispiacere che informiamo della scomparsa del nostro compagno fondatore degli Eagles Glenn Frey, avvenuta a New York lunedì 18 Gennaio 2016. Glenn ha combattuto nelle ultime settimane una battaglia coraggiosa.”
Queste le parole rilasciate dalla famiglia e dai componenti della band Don Henley, Joe Walsh, Timothy Schmit e Bernie Leadon.
Glenn nacque a Detroit nel 1948 e formo gli Eagles insieme all’amico Don Henley nel 1970 a Los Angeles. E proprio lo storico amico Don lo ha voluto ricordare così:
“Era come un fratello per me, eravamo una famiglia e come molte famiglie c’erano anche problemi. Ma il legame che abbiamo stretto 45 anni fa non si è mai rotto, neanche durante i 14 anni di pausa degli Eagles. Eravamo due ragazzi che fecero un pellegrinaggio a Los Angeles con lo stesso sogno, lasciare il nostro segno nella musica, e con perseveranza, un grande amore per la musica e l’alleanza con grandi musicisti e con il nostro manager Irving Azoff abbiamo costruito qualcosa che è durato più di quanto potessimo sognare. Ma è stato Glenn a cominciare tutto. Era lui l’uomo con un piano preciso. Aveva una conoscenza enciclopedica della musica popolare e un’etica del lavoro che non conosceva soste. Era divertente, testardo, volubile, generoso, profondamente talentuoso e deciso. Amava la moglie e i figli più di tutto il resto. Non sono sicuro di credere nel fato, ma incrociare il cammino con Glenn Frey nel 1970 ha cambiato la mia vita per sempre. Sarà strano andare avanti n un mondo senza di lui. Ma ogni giorno sarò grato di averlo avuto nella mia vita. Riposa in pace, fratello mio. Hai fatto quello per cui ti eri messo in viaggio. E anche di più.”
Autore di grandissimi successi tra cui “Hotel California”, “Take it Easy”, “Tequila Sunrise”, “The heat is on” e cofondatore di uno dei gruppi di maggiore successo a livello mondiale, con il loro country rock gli Eagles hanno venduto oltre 150 milioni di dischi. Sicuramente Glenn ha lasciato un segno forte nei cuori dei tanti fans e la sua chitarra non smetterà mai di riecheggiare nel ricordo di uno dei più grandi musicisti al mondo. Buon viaggio Glenn.