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Motogp Giappone: libere a Dovizioso. La storia del Gp nelle ultime edizioni

Il GP del Giappone che si corre per la dodicesima volta sul circuito di Motegi, nella MotoGP è l’occasione per Marc Marquez di aggiudicarsi in anticipo, per il secondo anno consecutivo, il titolo della classe regina.

Per Marquez, apparentemente è un Gp come tutti gli altri, come ha detto anche in conferenza stampa prima dell’inizio delle libere, ma dopo la caduta di Aragon, il capoclassifica iridato sarà certamente concentrato per non lasciarsi scappare l’occasione di chiudere i conti. Nello stesso tempo, visto il pericolo di annullamento della gara a causa del possibile arrivo di un tifone, Marquez ha detto che desidera vincere il titolo “in pista” e non per l’annullamento della prova. Oltretutto la gara si corre sulla pista di casa della Honda, casa per cui corre Marquez, che sa bene che per aggiudicarsi il titolo deve finire la corsa davanti a tutti i suoi tre avversari, Lorenzo, Rossi e Pedrosa, che dal canto loro si giocano la seconda posizione in classifica.
Anche Valentino Rossi, pur dando la giusta importanza alla lotta per la piazza d’onore, dice che sarebbe interessante per tutti tenere ancora aperto il risultato finale del Mondiale. Nello stesso tempo anche l’altro pilota Yamaha, Lorenzo, dopo la vittoria ad Aragon, si sente rinfrancato e punta decisamente al bis sulla pista di casa del rivale, volendo mettere insieme un finale di stagione che risponda al “devastante” avvio del connazionale.

Intanto nella prima giornata di prove libere, Andrea Dovizioso su Ducati ha fatto registrare il miglior tempo, restando a soli 2 decimi dal record della pista che appartiene a Lorenzo. Lo spagnolo, che era stato il più veloce nella sessione mattutina, si piazza secondo, con Bradl terzo. Valentino Rossi è in quinta posizione, dietro a Pedrosa, mentre Marquez, che nella prima sessione era caduto, senza tuttavia riportare conseguenze, si è piazzato nono.

Le gare a Motegi sono sempre state molto combattute; in quella dello scorso anno, il successo fu conquistato da Jorge Lorenzo e fu il 200esimo della Yamaha dalla nascita del Mondiale. Dietro a lui una “muta” di Honda, con Marquez secondo e Pedrosa terzo, rispettivamente a poco più di 3 e 4 secondi, mentre i piloti delle Honda private Bautista e Bradl, si piazzarono in quarta e quinta posizione, precedendo di poco il nostro Valentino Rossi, che chiuse in sesta posizione. Tra gli altri Italiani, i ducatisti Dovizioso ed Iannone, terminarono decimo e quattordicesimo. Lo Spagnolo della Yamaha aveva conquistato anche la pole position ed in gara era riuscito ad aggiudicarsi il giro più veloce. Nel 2012 vinse una moto di casa, la Honda di Pedrosa, che precedette Lorenzo e Bautista, mentre Dovizioso con la seconda Yamaha terminò al quarto posto davanti all’australiano Casey Stoner. Per Valentino Rossi, in sella alla Ducati, settimo posto a 26 secondi dal vincitore. Nelle prove la pole era stata conquistata da Lorenzo, mentre il giro più veloce in gara andò al vincitore Pedrosa. Il pilota Honda si era aggiudicato anche l’edizione 2011, bissando anche il giro veloce, dopo aver dovuto lasciare la pole al compagno di squadra Stoner, che chiuse poi terzo, dietro a Lorenzo. Primo Italiano, su Honda, fu Marco Simoncelli, con Valentino Rossi, su Ducati, scattato dalla settima posizione in griglia e ritirato per un indicente occorsogli nel primo giro.

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