Due Yamaha ed una Honda, due piloti spagnoli ed un italiano. Sono loro i protagonisti della corsa al secondo posto della MotoGP che inizia sulla pista australiana di Phillip Island, terzultima prova del mondiale (per gli orari gara clicca qui , dopo che Marc Marquez si è preso il secondo titolo consecutivo della classe regina nel GP del Giappone.
La classifica attuale dice Valentino Rossi e Dani Pedrosa a quota 230 punti, con Lorenzo arrivato a corta distanza, 227 punti, grazie alle vittorie negli ultimi due GP disputati ed Aragon ed a Motegi. Le prime prove libere hanno mostrato un Lorenzo abbastanza in palla, anche se il pilota spagnolo è scivolato a terra mentre percorreva la curva 4 del circuito australiano. Dietro di lui una coppia di connazionali, con Alexis Espargaro, anche lui in sella ad una Yamaha, che ha fatto il tempo nella seduta del mattino, e Marc Marquez, che invece ha migliorato la sua prestazione nella sessione pomeridiana. E dopo gli spagnoli, arrivano anche gli Italiani, con la coppia della Ducati, Iannone e Dovizioso che si sono piazzati davanti a Valentino Rossi, che si è accontentato per il momento della sesta posizione. Anche i piloti della moto italiana sono caduti, entrambi alla curva 10, un tornantino in discesa, che prima ha visto la scivolata di Dovizioso e poi quella di Iannone. La curva 4, dove è caduto Lorenzo, ha fatto altre due vittime, Aoyama e Pol Espargaro.
Per Valentino Rossi, che nelle interviste al termine della prima giornata di prove, si è detto preoccupato per la tenuta delle gomme, ci sono alla fine 352 millesimi di distacco dal compagno di squadra. Chi invece si è trovato in difficoltà sia durante la sessione mattutina che in quella pomeridiana, è stato l’altro pretendente alla seconda posizione, Dani Pedrosa. Per lui e la sua Honda, il decimo tempo in entrambe le sessioni e poca confidenza con la moto ed il tracciato. Tornando ai piloti italiani, Alex De Angelis ha fatto registrare il 14° tempo assoluto e Danilo Petrucci il 20°. Per la Ducati buona prestazione anche di Crutchlow, settimo. Il rendimento degli pneumatici preoccupa anche Andrea Dovizioso, che si dice scontento per la mancanza di grip e pensa di avere un margine di controllo minimo sulle scivolate.
Il GP d’Australia si corre a Phillip Island dal 1997 e, prima del successo dello scorso anno di Jorge Lorenzo, ha visto una serie di 6 successi consecutivi dell’idolo di casa Casey Stoner, che avevano seguito una serie di sette successi italiani, aperta da Max Biaggi nel 2000 e chiusa nel 2006 da Marco Melandri, con in mezzo 5 successi consecutivi di Valentino Rossi. L’edizione dello scorso anno vide il duello tra gli spagnoli Lorenzo e Pedrosa, vinto alla fine dal primo con un vantaggio intorno ai sei secondi, mentre il podio venne completato da Valentino Rossi. Il capoclassifica del mondiale, Marquez, venne invece squalificato con la “bandiera nera”, in quanto non aveva effettuato nei tempi richiesti ( 9° giro) il cambio di moto previsto per quella gara. Con la vittoria Lorenzo ridusse a soli 18 punti lo svantaggio da Marquez, che si aggiudicò comunque il titolo iridato. Delle sei vittorie consecutive di Stoner, le prime 4 sono state in sella all’italiana Ducati, mentre le ultime due in sella alla Honda. Nel 2011, alle sue spalle si piazzarono gli italiani Simoncelli e Dovizioso, per un podio tutto Honda. Anche nel 2007 Stoner mise in fila due italiani, il compagno di squadra Loris Capirossi, su Ducati, e Valentino Rossi. Il “dottore” seguì Stoner al secondo posto nei due anni successivi. Per quanto riguarda le vittorie di Rossi, le prime tre furono conquistate in sella alla Honda, mentre negli ultimi due anni, il pilota di Tavullia ha portato alla vittoria la Yamaha.