Jorge Lorenzo aveva solo una missione alla vigilia del Gp d’Aragon: vincere per avvicinarsi in classifica a Rossi. I 23 punti di distacco dal “Dottore” a 5 giornate dal termine non lasciano, infatti, grande spazi per risultati che non siano delle vittorie. Lo Spagnolo, pertanto, si trova obbligato a vincere tutte le gare per poter conquistare il Mondiale.
Le qualifiche del sabato hanno visto terminare al primo posto Marquez, ormai tagliato fuori dalla lotta per il Mondiale a causa delle quattro cadute che lo hanno visto protagonista nel corso della stagione. Secondo in griglia si è piazzato Lorenzo, mentre Rossi si è dovuto accontentare del sesto posto, sufficiente a farlo partire dalla seconda fila.
La gara di Aragon prende il via in una giornata di sole, dopo la pioggia che ha caratterizzato le ultime due gare. Lorenzo parte come al solito “a fionda”, riuscendo già nel rettilineo del via a sopravanzare Marquez, che si mette subito al suo inseguimento. Rossi non riesce a recuperare posizioni nel corso delle prime curve, mentre Jorge prova subito a fare il vuoto; se nel corso del primo giro sembra avvantaggiarsi leggermente su Marquez, il secondo vede quest’ultimo avvicinarsi. Il pilota della Honda ha una gran voglia di vincere la seconda gara consecutiva ma, evidentemente, chiede troppo alla sua moto. Questo lo porta a scivolare nel tentativo di arrivare velocemente a contatto con il connazionale. Nonostante i tentativi di far ripartire il mezzo, Marquez è costretto al ritiro, che lo porta matematicamente a cedere il titolo conquistato lo scorso anno. Lorenzo continua a martellare tempi impressionanti, evidentemente più libero mentalmente dopo aver ricevuto dai box la comunicazione relativa alla caduta del centauro Honda. Alle sue spalle si trova Iannone, che viene prima infilato da Pedrosa e poi da Rossi. Inizia, a partire da questo momento, una lotta serratissima per il secondo posto tra l’Italiano e lo Spagnolo.
Le telecamere offrono le immagini del duello dedicando poche inquadrature a Lorenzo, ormai lontano dai primi due (vantaggio che arriva a 3,5 secondi). Rossi è bravo a recuperare decimi su Pedrosa nei tratti guidati della pista, ma la Honda sembra avere qualcosa in più in rettilineo. Pur incollandosi agli scarichi di Pedrosa, il “Dottore” fatica a trovare lo spiraglio giusto. I due piloti continuano a “marcarsi” fino a quattro giri dalla fine, quando Rossi rompe gli indugi e supera Pedrosa, ma viene subito risorpassato dallo Spagnolo, evidentemente spinto a non mollare dal fatto di giocare in casa. Ha inizio una girandola di sorpassi e controsorpassi; il nove volte Campione del Mondo è bravo a provarci, dimostrando di non accontentarsi della terza piazza, un risultato che sarebbe tutt’altro da disprezzare viste le difficoltà mostrate sia nel corso delle sessioni libere che in qualifica.
Al penultimo giro il nuovo tentativo di Rossi sembra andare a buon fine, ma Pedrosa torna di nuovo secondo dopo un controsorpasso in curva che porta il “Dottore” a staccare per un attimo il piede dalla pedana. Rossi ci prova anche nell’ultimo giro, ma poi capisce che contro il Pedrosa di oggi c’è poco da fare.
Intanto, davanti Lorenzo taglia felicissimo il traguardo; dopo Pedrosa e Rossi si piazzano le due Ducati, con Iannone che precede Dovizioso.
Grazie a questo risultato, in classifica Lorenzo si porta a – 14 e recupera in parte quanto perso nelle due gare precedenti. Rossi si trova sempre al comando, con 263 punti, seguito dal copagno a 249. Staccato il terzo in classifica, Marquez, a 184; quarto Iannone a 172.
Il prossimo appuntamento vedrà i piloti gareggiare in Giappone, a Motegi, pista di casa della Honda. Lorenzoproverà a recuperare qualche altro punto ma dovrà fare i conti, molto probabilmente, con un Marquez agguerrito, che vorrà certamente rifarsi dopo la caduta di oggia. Seguiranno il Gran Premio d’Australia, quello della Malesia e, per concludere, il Gran Premio sul circuito della Comunità Valenciana.
Quest’anno la Moto 2 e la Moto 3 sembrano aver già trovato il possibile vincitore; Zarco (che ha un ottimo vantaggio su Rabat) e Danny Kent (che precede Bastianini) dovrebbero aver già chiuso il discorso, mentre in Moto Gp la battaglia potrebbe essere ancora lunga.