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Motogp gp Silverstone: impresa Rossi, re del bagnato. Lorenzo torna a -11, Marquez va ko

Doveva essere una gara in difesa per Valentino Rossi, ma si è trasformata in un trionfo. Dopo le libere e le qualifiche del sabato, il “Dottore” aveva visto Marc Marquez e il compagno di squadra Lorenzo avere un passo decisamente migliore del suo. Ma la pioggia ci ha messo lo zampino e ha rovinato i piani sia dell’attuale campione del mondo che di Jorge, arrivato in Inghilterra in testa al mondiale, avendo raggiunto proprio Rossi in classifica.

Ancora una volta il pilota di Tavullia ha dimostrato che sul bagnato non ha rivali, confezionando una gara impeccabile, condotta quasi interamente. Ma non è stata solo la vittoria di Rossi a caratterizzare la giornata, in quanto il podio è stato tutto italiano.
La sorpresa è stata sicuramente il secondo posto di Danilo Petrucci, che aveva finora ottenuto come miglior piazzamento in MotoGP un misero ottavo posto. A completare il podio un ritrovato Andrea Dovizioso, anche lui a suo agio sull’asfalto bagnato.
Molte le cadute determinate dalla pioggia, la principale delle quali è stata quella di Marquez. Il centauro della Honda, secondo al momento della scivolata, stava insidiando Rossi per provare a riaprire un campionato che, in conseguenza delle 3 cadute in stagione, sembrava essere ormai una mera speranza. Gli zero punti di Silverstone hanno definitivamente chiuso ogni sua speranza di confermare il titolo.

La gara è iniziata in ritardo a causa delle previsioni errate del meteo. I piloti si presentano in pista per il giro di ricognizione con le gomme da asciutto, ma dopo pochi secondi inizia a piovere. Si precipitano tutti ai box per cambiare moto, ma la direzione corse decide di esporre la bandiera rossa e di ricominciare completamente la procedura di partenza. Trascorrono circa 30 minuti prima che la gara possa cominciare. Come di consueto è Jorge Lorenzo a partire “a fionda”, proiettandosi subito in testa seguito da Marquez, da Pol Espargaro, da Rossi e Pedrosa. A partire male è Dovizioso; la sua Ducati pattina eccessivamente in partenza, facendogli perdere numerose posizioni. Rossi e Marquez si fanno avanti e, dopo poche tornate passano entrambi Lorenzo. Quest’ultimo rischia anche di essere vittima di un contatto che vede coinvolti Miller e Crutchlow, compagni di squadra.
I due in testa iniziano a girare a ritmi improponibili per gli altri; Lorenzo sembra correre sulle uova, e si fa superare anche da Pedrosa. Dietro si fa notare un ottimo Petrucci, mentre Dovizioso risale alle sue spalle. Entrambi riescono a superare Lorenzo, ma la distanza da Rossi e da Marquez è troppa per poter tentare un recupero. Al dodicesimo giro, dopo essersi avvicinato al “dottore” e in procinto di provare un sorpasso, proprio Marquez cade alla curva 1. Rossi vede la caduta sugli schermi e decide di rallentare, anche perché la pioggia diventa via via più insistente. Il suo vantaggio, così, inizia a diminuire.
Intanto Petrucci getta il cuore oltre l’ostacolo e, ingolosito da un exploit che avrebbe dell’incredibile, riduce rapidamente il distacco, fino ad arrivare ad un secondo e mezzo. Più indietro Lorenzo riesce a risorpassare Pedrosa e ad avvicinarsi a Dovizioso, salvo poi perdere contatto da quest’ultimo nel finale (dopo la gara parlerà di un appannamento della visiera che lo ha costretto a rallentare il ritmo).
Negli ultimi 2 giri Petrucci si rende conto di non poter più riprendere Valentino e decide, saggiamente, di accontentarsi di un secondo posto che vale oro.

Per Rossi arriva così la 112esima vittoria in carriera. L’Italiano festeggia con il suo team la vetta solitaria nel mondiale. Ora sono 12 i punti di vantaggio su Jorge e 77, un’enormità, su Marquez. Un weekend nato con cattivi presagi si è trasformato nell’ennesima dimostrazione di forza e di carattere di un campione che non vuole mollare. Rossi attendeva 16 punti nella gara odierna; ne sono arrivati 25. Un pizzico di fortuna lo ha aiutato, ma mai come quest’anno la convinzione di Rossi di poter tornare a vincere un Mondiale è sembrata così alta. Mancano ancora 6 gare alla fine; la prossima si disputerà a Misano, con il pubblico che proverà a spingere il “Valentino” ad una nuova impresa. In caso di vittoria, il Mondiale potrebbe anche chiudersi con qualche gara di anticipo. Meglio, almeno è la speranza, non arrivare all’ultima gara, il Gran Premio della Comunità Valenciana, con Jorge a distanza ravvicinata, meglio anche per le coronarie di tutti i tifosi italiani.

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