Motomondiale Gp d’Argentina: Rossi con Marquez è gara a carenate, Dottore primo e Spagnolo sull’asfalto
Doveva essere la gara in cui Marquez si sarebbe ripreso il primo posto nel Motomondiale ed invece lo Spagnolo si ritrova a dover assistere a una strepitosa vittoria dell’eterno Valentino Rossi, che ha vinto il GP di Argentina consolidando la propria leadership in classifica e guadagnando la bellezza di 25 punti proprio sul campione in carica: si, perchè il Gp in terra sudamericana per Marquez va in archivio con un tremendo “0” nella casella dei punti conquistati. Il pilota della Honda è, infatti, caduto nel duello all’ultimo sorpasso con Valentino Rossi e ora si ritrova a -30 dal pilota di Tavullia.
The Doctor ha consegnato agli annali un’altra gara storica, andando a vincere al termine di un duello rusticano con il talento iberico che potrebbe avere degli strascichi anche a livello di rapporti tra i due campionissimi. Al di là di tutto questo quella di ieri è stata la vittoria numero 110 per il pilota italiano. A completare la festa per i colori nostrani c’è stato il secondo posto di un Andrea Dovizioso sempre più a suo agio con la Ducati. Al terzo posto, a salvare parzialmente l’onore della Honda, si è classificato Crutchlow, il quale ha vinto il duello con Iannone: l’altro Ducatista è,infatti, finito quarto per un soffio. A completare la giornataccia dei piloti spagnoli della “classe regina” c’è stato il quinto posto di un Jorge Lorenzo che sembra incapace di impensierire il compagno di squadra e che dopo questa gara accusa già 15 punti di ritardo da Valentino.
Rossi è partito dall’ottava posizione, ma come spesso gli è capitato in carriera, proprio il trovarsi a dover partire molto indietro ha fatto in modo che studiasse una strategia spregiudicata per tentare di recuperare posizioni: il Pesarese ha fatto una scelta controcorrente rispetto agli altri per quanto riguarda le gomme e tale decisione ha pagato, visto che è riuscito a risalire velocemente la corrente e a ritrovarsi in seconda posizione. Certamente tutto questo è stato possibile anche grazie alla sua classe e al feroce agonismo che sono un suo marchio di fabbrica, ma la scelta delle gomme ha avuto senza dubbio un ruolo decisivo: il “Dottore” , così come Lorenzo, ha scelto di montare una posteriore extra hard, meno performante sul giro singolo, ma resistente alla distanza. Marquez, e con lui i Ducatisti Dovizioso e Iannone hanno invece optato per una hard e alla fine tale scelta si è rivelata errata.
Subito dopo il via Marquez, partito dalla pole, conquistata con un tempo “monstre”, ha provato a fare il vuoto, consapevole che le proprie gomme alla distanza avrebbero cominciato ad accusare dei problemi. Lo Spagnolo è sembrato inizialmente riuscire a mettere in atto il proprio piano di gara, visto che alla quinta tornata il suo vantaggio sul secondo era di poco meno di 3 secondi. Dietro di lui, le Yamaha di Rossi e Lorenzo battagliavano con le due Ducati e con Crutchlow, facendo pensare ad una gara ormai in mano al campione in carica. Al 7° giro la Ducati di Hernandez si è dovuta fermare a causa di un guasto al motore. Nel frattempo Lorenzo ha cominciato a perdere terreno dalle due Ducati e dal compagno di squadra, confermando come questa potrebbe davvero essere l’ennesima stagione difficile per lui, mentre Rossi, dopo essere riuscito a mettersi dietro le due Ducati e la Honda di Crutchlow, si è lanciato all’inseguimento di Marquez. Arrivati a metà della corsa il vantaggio del talento di Cervera era di poco più di 4 secondi, visto che il cronometro per Valentino segnava un ritardo di 4”1. Il Pesarese, con Dovizioso subito dietro, ha cominciato a inanellare giri veloci e, complice la gomma posteriore di Marquez che nel frattempo diventava sempre meno performante, ha ridotto il gap e a tre giri dalla fine gli è arrivato in scia.
A due giri dalla fine è arrivato il sorpasso di Rossi, con pronta risposta di Marquez, il quale ha però subito subito il controsorpasso del Pesarese. Quindi lo Spagnolo, nel tentativo di resistere, ha toccato la moto di Valentino e ha avuto la peggio, terminando la sua gara nella sabbia e dovendo subire un terrificante parziale di 25 a 0 nella corsa al titolo.
Per quanto riguarda le altri classi, in Moto 3 ha trionfato il britannico Kent, alla seconda vittoria di fila e sempre più in testa al campionato, mentre il primo degli italiani è stato Fenati, giunto 8°. In Moto 2 il Transalpino Jonas Zarco ha assaporato il gusto della prima vittoria in questa categoria e la testa della classifica. Sul podio con lui sono saliti Rins e Lowes, mentre il primo italiano è stato Morbidelli, giunto 5°.