“Il cuore dell’uomo” di Jon Kalman Stefansson
Si conclude la trilogia cominciata con “Paradiso e Inferno” e “La tristezza degli angeli“, portando alla maturità il protagonista senza nome, in questo romanzo popolato di fantasmi sospesi tra la vita e la morte.
Da leggere perché: è una sorta di elogio della letteratura e del dovere che essa ha di aprire gli occhi del lettore per mostrare le cose del mondo da diverse prospettive.
[…] genere e aventi non solo posizioni, ma anche un modo di scrivere tra loro assai diverso, i cui libri segneranno senza dubbio questo […]