Il medico ha certificato che il paziente possiede entrambe gli organi sessuali rudimentali, maschile e femminile. Al momento della nascita è stato definito appartenente al sesso maschile. Questa forzatura ha compromesso l’equilibrio psicologico per tutto il resto della sua vita. Soprattutto nella fase adolescenziale, periodo in cui comprende di non aver alcuna caratteristica fisica definita, tipica del genere maschile o femminile. Racconta la sua esperienza in un intervista rilasciata a 20 Minutes, in cui si mette completamente a nudo.
Il diritto di un individuo “intersessuale” viene finalmente tutelato e rispettato. Il riconoscimento del sesso neutro è un grande passo avanti per la Francia, un esempio per il resto dei paesi europei, magari a livello internazionale. Si parla di “sesso neutro” e non di “terzo sesso“; quindi si tratta solamente di riconoscere l’impossibilità di definire a quale genere appartenga un intersessuale. La legge ora dovrà intervenire modificando l’atto di nascita e lo stato civile di tale individuo.
Le conseguenze scaturite da questo verdetto sono diverse, una mescolanza di timore e speranza. Attualmente è stato presentato ricorso da parte del Pubblico Ministero per evitare il riconoscimento del “terzo sesso”, in luogo del “sesso neutro”. La decisione ora spetta al tribunale di Orléans. L’argomento dell’intersessualità è molto delicato, soprattutto per chi vive questa condizione fisico-psicologica tutti i giorni, fin dalla nascita. In alcuni casi la soluzione è l’intervento chirurgico, con la necessità di essere costretti a scegliere il proprio genere sessuale.