Non ci sono novità positive circa la crisi libica.
La Libia sta vivendo un momento di tregua al conflitto che la infiamma: si tratta però di una situazione temporanea a cui si sperava di dare una veste definitiva. A tale scopo sono stati convocati a Mosca sia Fayez al Serraj, primo ministro libico, e il maresciallo Khalifa Haftar. I due rappresentano le due fazioni in lotta: a loro è stata sottoposta una bozza di accordo al fine di raggiungere una tregua stabile. Mentre il primo ministro ha firmato, dicendosi soddisfatto del contenuto del documento, non è stato dello stesso avviso Haftar. Questi infatti ha deciso di lasciare Mosca senza apporre la sua firma. Ritiene infatti che alcune delle richieste fatte dall’esercito non siano state prese in considerazione.
Questo spegne le speranze di chi pensava di essere ad un passo dalla soluzione del conflitto libico, in testa quelle del premier italiano Giuseppe Conte. Questi infatti, in conferenza stampa, aveva espresso la sua fiducia circa la possibilità di addivenire ad un accordo tra le parti. Adesso le speranze per una risoluzione pacifica e non affidata alle armi è riposta nella conferenza di Berlino. Dopo essere a lungo stata sollecitata dal Ministro degli Interni italiano, Luigi di Maio, infine la cancelliera Angela Merkel ha comunicato la data. La conferenza è in programma per il 19 gennaio 2020. Anche la Russia e la Turchia stanno lavorando per comporre il conflitto, come fa sapere il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov.