“Non lasceremo ai nostri figli un pianeta malato”: Obama dichiara guerra ai gas serra, ma le grandi aziende non ci stanno
E’atteso per oggi il piano con cui il Presidente degli Stati Uniti d’America spera di riuscire a trovare la strada maestra per giungere ad una limitazione concreta delle emissioni dei gas serra e quindi di conseguenza all’inquinamento che affligge il nostro Pianeta.
Secondo alcune fonti il discorso con cui Obama presenterà il piano e il contenuto dello stesso darà il via ad una battaglia durissima tra ambientalisti e industriali del settore del carbone. Quel che è certo per ora è che lo scopo dell’attuale inquilino della Casa Bianca è di dare un forte segnale in vista della Conferenza sul clima che si terrà a fine anno nella capitale francese. Alcune fonti affermano che il piano prevederà un calo delle emissioni nel settore dell’energia pari al 32% rispetto a 10 anni fa entro i prossimi 15 anni. Se questi numeri dovessero rivelarsi gli obiettivi del piano di Obama saremmo di fronte ad una vera e propria nuova era per quel che concerne il settore energetico della superpotenza mondiale, la quale si andrebbe a posizionare in primissima linea tra coloro che spingono per l’uso di energie rinnovabili a scapito di quelle non rinnovabili.
Tuttavia il piano, che non è stato ancora presentato, sta già scatenando reazioni durissime, tra grossi gruppi industriali e Deputati di Stati per cui le energie non rinnovabili sono fondamentali (o almeno così affermano). C’è già chi promette battaglia sia al Congresso che nei Tribunali federali. Tuttavia Obama sembra non volersi far intimidire e un suo portavoce ha affermato che volontà del Presidente è quella di dare il via, con questo piano, ad una seria e profonda riflessione sulla questione climatica, dopo la quale bisognerà cominciare ad intervenire in modo concreto.
E per capire come Obama creda fermamente in questa sua iniziativa basta guardare il video diffuso dalla Casa Bianca, dove il presidente descrive il piano come:
“Il passo più importante mai fatto nell’ambito della lotta contro i cambiamenti climatici”.
Se il piano alla fine dovesse diventare realtà assisteremo ad una svolta epocale, visto che entro il 2030 l’energia proveniente dal carbone calerà drasticamente nel Paese, a favore di quella generata fonti rinnovabili.
La svolta di Obama si riverbera anche nel dibattito tra quelli che finora sono gli unici due aspiranti alla poltrona della Casa Bianca alla fine del mandato dell’attuale presidente. Jeb Bush ha, infatti, duramente criticato il piano, mentre Hilary Clinton ha avuto parole positive per la scelta dell’attuale capo di Stato e ha garantito che se eletta porterà avanti la politica ambientalista di Obama.
Ora non resta che aspettare la giornata di oggi, nella quale Obama presenterà ufficialmente le misure studiate con i propri tecnici e che dovrebbero fare degli USA i pionieri nella lotta per la tutela dell’ambiente che ci circonda e per la salute non solo della generazione attuale ma anche, specialmente, di quelle future.