healthMondo

Nuovi rapporti dell’EASAC sui cambiamenti climatici: situazione sempre più grave

Studi scientifici indipendenti provenienti dal lavoro di scienziati di 27 accademie europee sottolineano come il cambiamento climatico stia avendo effetti diretti sulla salute dell’uomo.

Il clima sta cambiando, e lo sta facendo in maniera irreversibile. Le ultime ricerche approntate dagli specialisti mettono in evidenza come i cambiamenti climatici stiano aumentando con eccezionale rapidità i rischi che l’uomo incorre nel vivere in un ambiente ricco di elementi nocivi per la salute. Nella fattispecie, il rapporto prodotto dal Consiglio delle Accademie Europee delle Scienze (l’EASAC, acronimo della dicitura inglese European Academies Science Advisory Council) si concentra sulla vasta gamma di fattori di rischio inerenti all’uso costante dei combustibili fossili.

Fonte di energia dannosa per l’ambiente, i combustibili fossili rappresentano la base per la produzione del petrolio e di tutti i suoi derivati. Gli esseri umani non sono esenti dalle conseguenze illustrate dall’EASAC, al punto che negli studi recenti gli scienziati si sono soffermati appositamente sui “benefici che si otterrebbero grazie alla rapida eliminazione dei combustibili fossili”.

Gli esperti hanno messo in evidenza come il mantenimento del ritmo produttivo attuale delle emissioni di gas serra comporterà un aumento della temperatura media del pianeta di oltre 3 gradi centigradi (valore paragonato alla media dei livelli precedenti a quelli delle rivoluzioni industriali). Inoltre, il rapporto ha sottolineato come i cambiamenti che la politica è tenuta ad adottare siano sostanzialmente a portata di mano, evidenziando anche come vi sia la necessità impellente di muoversi con rapidità.

Nella sola UE un numero di vittime stimato intorno alle 350.000 unità è riconducibile all’inquinamento e allo smog, oltre alle emissioni nocive di gas serra. Da qui derivano i moniti continui degli scienziati relativi a una presa di posizione più netta da parte dell’intera Unione Europea.