Arrivano buone notizie da Bruxelles con la Commissione Europea che è riuscita a trovare un ulteriore accordo con l’azienda farmaceutica Pfizer per una nuova fornitura addizionale di 4 milioni di dosi di vaccino da destinare ai Paesi dell’Unione.
Pfizer: ulteriori 4 milioni di dosi di vaccino per l’UE di cui 523 mila per l’Italia
Ursula Von der Layne, Presidente della Commissione Europea, ha appena annunciato di aver trovato un accordo con la BioNTech Pfizer per l’acquisto di ulteriori dosi vaccinali anti Covid-19 per il primo trimestre 2021. Complessivamente, arriveranno nelle ultime due settimane del mese di marzo, 4 milioni di dosi che si aggiungeranno a quelle già previste dal piano di consegna. Una buona notizia per tutta l’Europa e soprattutto per l’Italia che tra il 15 e il 31 marzo, potrà disporre di 523.000 dosi aggiuntive di vaccino per accelerare ulteriormente il piano di vaccinazione nazionale e raggiungere quanto prima l’immunità di gregge.
Nuove risorse nelle mani dei Governi Nazionali per contrastare il contagio
La notizia è stata resa pubblica dalla Von der Layne con Palazzo Chigi che immediatamente ha chiarito la situazione dell’Italia, parlando delle 523 mila dosi destinate al nostro Paese. La Commissione Europea, peraltro, in queste settimane sta concentrando l’attenzione soprattutto su quelle zone in cui c’è una crescita esponenziale dei contagi e che certamente fanno preoccupare. La distribuzione avverrà in maniera mirata, tenendo presente le esigenze di aree geografiche particolarmente esposte come il Tirolo in Austria, la provincia autonoma di Bolzano in Italia, la città di Nizza e il dipartimento della Mosella in Francia e Baviera e Sassonia in Germania. La Presidente della Commissione Europea ha spiegato che questa ulteriore quantità di vaccini permetterà agli Stati Membri di ottimizzare ulteriormente gli sforzi per contrastare il contagio, mettendo al riparo le classi sociali più fragili. Insomma, finalmente una buona notizia, dopo le tante critiche e polemiche nate per via del mancato rispetto, da parte delle principali case farmaceutiche, per quanto riguarda le tempistiche di consegna della fornitura dei vaccini.