Il progetto di una rete unica
Il Consiglio dei Ministro va in pressing sul progetto di un tracciato unico in fibra tra Tim e Open Fiber. “Occorre quanto prima una precisazione decisiva – ha detto un giorno fa il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti – da svolgere con gli azionisti chiamati in causa, sulla realizzabilità del sistema unico”
Cosa ne pensano Colao e Gualtieri
Ascoltato giovedì in mattinata alla Camera dei Deputati, Vittorio Colao (ministro incaricato del rinnovamento tecnologico) non ha difeso il programma caro all’ex leader Conte e all’ex ministro dell’Economia Gualtieri.
Colao- che dunque non si spende per vedere Tim in un livello di supervisione della rete – si è limitato a candidare la Cassa Depositi e Prestiti (cioè lo Stato italiano) a una posizione cruciale nella cablatura della nazione
L’ex responsabile di Vodafone, che di reti si intende certamente, ha a sua volta deciso di fare dell’Italia un “paladino europeo”
I ritardi, ha rilevato, sono «in larga parte attribuibili a difetti di organizzazione del progetto medesimo, che verosimilmente trascurava i vincoli burocratici che hanno rallentato la realizzazione di alcuni investimenti
Neĺlo specifico Giorgetti ha escluso che questa amministrazione possa ricostruire un’esclusiva della gestione di internet in capo nondimeno a società con azionisti di prevalenza stranieri
Tim, lo ricordiamo, è controllata per il 23,75 per cento dalla multinazionale francese Vivendi
Tant’è che la quotazione in Borsa dell’ex-Sip non è precipitata come invece sarebbe successo se si fosse pensato che realmente Tim non avrebbe avuto un posizione di guida nel piano AccessCo
Le opinioni dei partiti
Si iscrivono alla corrente per la “nazionalizzazione” della rete Fratelli d’Italia, la maggior parte dei parlamentari grillini e singoli influenti esponenti del Pd
Inoltre c’è Forza Italia che gioca tutta una sua competizione