Il macabro rinvenimento del cadavere è avvenuto a mezzanotte, in un casale del piccolo comune di San Salvatore Telesino, dove si svolgono cerimonie quali matrimoni. Nella giornata di ieri il casale era chiuso al pubblico. La piccola era scomparsa già da alcune ore. I genitori, tutti e due romeni, avevano dato l’allarme della scomparsa della bambina alle ore 20.00, non vedendola rientrare a casa. Qualche ora prima la bambina, di cui non si conoscono le generalità, aveva detto ai genitori di voler andare in chiesa.
A causa del violento temporale che si è abbattuto sul centro cittadino, la ragazzina non avrebbe preso parte alla processione del Santo Patrono, ma si sarebbe diretta alle giostre. Da qui in avanti si sono perse le sue tracce, fino al ritrovamento nella piscina del già citato casale avvenuto a mezzanotte. Gli investigatori stanno seguendo tutte le piste. Nessuna al momento viene esclusa, nemmeno quella dell’ipotetico mostro, che avrebbe violentato la bambina per poi farla annegare dentro l’acqua della piscina.
L’unico dato certo in mano agli inquirenti è che la piccola romena è morta per asfissia. Ulteriori esami stabiliranno se ci sia stata o meno violenza su di lei prima della morte. La prima ad accorgersi del corpo della bambina è stata la titolare del resort. La donna, mentre parlava al telefono ha visto il cadavere della piccolo e ha lanciato immediatamente l’allarme. Gli abiti della ragazzina sono stati ritrovati in ordine a bordo piscina.
Il paese, che conta poco meno di 4 mila abitanti, è sotto shock. In tanti infatti conoscevano la bambina, descrivendola come una persona solare, sempre con il sorriso sulle labbra, molto dedita alla chiesa. Tra i cittadini intervistati dopo il ritrovamento del cadavere c’è chi sostiene che non si sia trattato di un incidente, anche perché la piccola non si sarebbe mai allontanata da sola, ma soltanto insieme ad una persona di cui si fidava. Si attendono aggiornamenti sulla vicenda nel corso delle prossime ore o al più tardi all’inizio della prossima settimana. Quel che resta è il dolore dei familiari ed il timore di una nuova storia di violenza sui minori.