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Oscar Pistorius potrebbe uscire dal carcere già ad agosto

“Supervisione correzionale”, è con questa formula, prevista dalla legge sudafricana, che Oscar Pistorius attualmente dietro le sbarre dopo essere stato riconosciuto colpevole dell’uccisione della fidanzata, potrebbe lasciare il carcere il prossimo 21 agosto, e presentarsi così, libero, al processo di appello che si terrà a partire dal prossimo mese si novembre.

L’atleta paraolimpico sudafricano che ha fatto tanto parlare di sé per le sue imprese sulle piste di atletica, ha subito in primo grado una condanna a 5 anni di carcere, e secondo le normative in vigore nel suo paese, il Sudafrica, può accedere alla “supervisione correzionale”, una volta che ha scontato un sesto della condanna e cioè 10 mesi.

L’omicidio di Reeva Steenkamp, la fidanzata dell’atleta, avvenne due anni fa nel giorno di San Valentino, e la condanna, al termine del processo di primo grado, fu comminata lo scorso 21 ottobre. In quella stessa occasione, il giudice autorizzò il PM del processo a presentare la richiesta di appello. Della possibile libertà vigilata per Pistorius ha parlato anche la madre della ragazza uccisa dicendosi nettamente contraria a questa ipotesi, sulla quale la decisione definitiva sarà presa nel corso della corrente settimana, dopo essere stata ventilata già da un mese.

Secondo la normativa applicabile a casi come questo, in un primo momento Pistorius potrà avere, restando nella sua casa, un’ora di libertà ogni giorno; tempo che potrebbe poi ampliarsi se il condannato dimostrerà buona condotta. Riguardo al processo di appello richiesto dal PM, i difensori di Pistorius avevano presentato opposizione nello scorso mese di febbraio. In questi ultimi giorni il difensore dell’atleta sudafricano, Rohan Kruger ha parlato di un Pistorius ” consumato dal rimorso”, e comunque intenzionato ad espiare completamente la sua colpa. Nello stesso tempo ha rifiutato categoricamente le proposte che gli erano pervenute riguardo alla possibilità di trarre libri e film da questa vicenda, ed anche questo sarà un argomento che i suoi avvocati porteranno come sostegno per la richiesta di “supervisione correzionale”.

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