Papa Francesco scuote le coscienze del Parlamento americano: Abolizione della pena di morte e giustizia sociale nel suo discorso
Fin dai primi attimi della sua presentazione dalle finestre della Loggia centrale della Basilica di San Pietro in Vaticano, Papa Francesco è entrato subito nei cuori di moltissime persone. Quella sua straordinaria umiltà e cordialità aveva già fatto breccia in milioni di fedeli e non. Da quel momento in poi, Papa Bergoglio ci ha abituato a tanti interventi che hanno spesso spiazzato e commosso tutto il Mondo e con il suo viaggio, prima a Cuba e poi negli States, ha confermato il suo grande carisma.
Una nuova epoca si sta forse affacciando sulla storia e non solo di quella americana.
Papa Francesco al Congresso Americano: “La vita è sacra, abolire la pena di morte”
Alle 01:49 ora italiana termina la prima visita che un Papa fa all’interno dell’aula del Congresso americano. Un appuntamento storico che mai fino ad ora era accaduto e che probabilmente aprirà nuovi scenari su un argomento delicatissimo: l’abolizione della pena di morte.
Il discorso del Pontefice è stato preceduto da una standing ovation generale, ma quando il Papa è intervenuto per domandare, sulla base della sacralità di ogni individuo e della sua inalienabile dignità, l’abolizione della pena capitale è calato il silenzio sul Congresso. Un richiamo il suo, come ha espressamente sottolineato, ad una legge che:
” Pur prevedendo la giusta e necessaria punizione non escluda mai la dimensione della speranza e l’obiettivo della riabilitazione”
Come era immaginabile, non tutti i Deputati e i Senatori si sono sono trovati d’accordo con le parole di Francesco, ma indubbiamente il suo intervento ha segnato le coscienze di molti, anche dei più titubanti.
Proteggere la vita di tutti gli uomini come Mosè
Il Pontefice Argentino apre il suo intervento al Congresso ricordando che l’America è anche la sua terra, che tanto ama e a cui deve tanto. Ciò vuol dire anche che bisogna proteggere e difendere tutti i suoi cittadini, attraverso uno strumento che è la legge. Dove per legge non s’intende quella degli uomini ,ma quella che Dio consegnò nelle mani di Mosè.
E Bergoglio prosegue in una direzione che ormai si palesava chiara per tutti:
“A voi (Membri del Congresso – ndr) viene richiesto di proteggere, con gli strumenti della legge, l’immagine e la somiglianza modellate da Dio su ogni volto umano“.
Da questo momento in poi, Papa Francesco entra nel vivo della sua missione al Congresso elogiando sia le grandi figure del passato (come Lincoln) che gli ultimi, i piccoli, dimenticati, quelli che non hanno voce in capitolo, ma che hanno reso gli Stati Uniti il grande continente che è. Parla dei pensionati, dei giovani, degli immigrati. Parla delle ferite causate dalla delinquenza, dalla violenza, dalle guerre, da tutte quelle terribili azioni che piagano la società e la conducono a ripiegarsi nell’odio e in altrettanta violenza.
No alla pena di morte: la correzione è la strada per la salvezza e la redenzione di tutti
Il Santo Padre continua il suo accorato appello facendo leva sul fatto che gli Stati Uniti sono una grande nazione da sempre in lotta contro i tiranni e:
“Imitare l’odio e la violenza dei tiranni e degli assassini è il modo migliore di prendere il loro posto”.
E Bergoglio sottolinea l’importanza della fratellanza e della solidarietà sempre e comunque perchè tutti siamo peccatori e la misericordia infinita di Dio è su ognuno di noi, buoni o cattivi. Solo il Padre è il nostro Giudice estremo e solo il Padre può chiamarci a Sè.
“I nostri sforzi devono puntare a restaurare la pace, rimediare agli errori, mantenere gli impegni, e così promuovere il benessere degli individui e dei popoli”
Sforzi che sottolinea nell’accoglienza di chi è straniero, invitando gli astanti a non avere paura di chi arriva, e ricordando ed ammonendo:
“Noi, gente di questo continente, non abbiamo paura degli stranieri, perché molti di noi una volta eravamo stranieri. Vi dico questo come figlio di immigrati, sapendo che anche tanti di voi sono discendenti di immigrati. Quando lo straniero in mezzo a noi ci interpella, non dobbiamo ripetere i peccati e gli errori del passato”
Un’integrazione che chiama in causa, naturalmente, anche la convivenze religiosa e la necessità di interpretare la fede come uno strumento di dialogo e non di divisione
“Nessuna religione è immune da forme di inganno individuale o estremismo ideologico. Questo significa che dobbiamo essere particolarmente attenti ad ogni forma di fondamentalismo, tanto religioso come di ogni altro genere”
Le armi sono la distruzione dei popoli
Quando potrà mai capitare un’altra occasione come questa? Quando accadrà nuovamente che un Pontefice riesca a parlare a cuore aperto davanti al Congresso degli USA?
Papa Francesco sa bene quale importante e immenso compito sta affrontando e non si spaventa. Probabilmente il suo discorso potrebbe dare i frutti di pace da lui tanto sperati e quindi prosegue portando alla luce un altro tema “caldo”: fermare il commercio delle armi.
Le parole del Pontefice sono chiare e colpiscono dritte nel segno:
“Perché armi mortali sono vendute a coloro che pianificano di infliggere indicibili sofferenze a individui e società? Purtroppo, la risposta, come tutti sappiamo, è semplicemente per denaro: denaro che è intriso di sangue, spesso del sangue innocente“.
E dopo il suo “Dio benedica l’America“, un lungo applauso ha segnato la fine del lungo e toccante discorso di Papa Francesco.