Il bilancio, secondo quanto confermato anche dal Presidente francese François Hollande, sarebbe di 11 morti e molti feriti ma è purtroppo destinato a salire.
Da quanto raccolto nei momenti immediatamente successivi alla sparatoria, il commando degli attentatori avrebbe aperto il fuoco utilizzando dei kalashnikov. La prima pista seguita dagli inquirenti è quella relativa all’estremismo islamico. Charlie Hebdo si è caratterizzato infatti nel corso degli anni per una linea editoriale in aperta opposizione al fronte islamico, pubblicando sulle proprie colonne vignette e contenuti ritenuti provocatori da molte frange dell’estremismo islamico che avevano più volte minacciato il giornale.
I terroristi dopo aver compiuto il massacro nella sede della redazione, avrebbero abbandonato il luogo dell’attentato costringendo un automobilista ad abbandonare il volante di una Citröen nera, e imbracciando i fucili hanno aperto più volte il fuoco in direzione delle forze dell’ordine prontamente intervenute sul posto.
Durante la fuga, secondo quanto riportato dai media francesi, nella folle corsa in automobile, il commando avrebbe anche investito un pedone. Hollande ha definito l’attentato “un’atto di barbarie eccezionale”, aggiungendo come l’elenco delle vittime possa contare giornalisti e poliziotti.
Alle 14, il Presidente francese ha convocato un vertice all’Eliseo con i ministri e le autorità che hanno il compito di garantire la sicurezza di tutti i francesi. L’allerta attentati in tutto il Paese è stato innalzata fino al massimo livello, e membri della polizia e dell’esercito sono stati schierati dinanzi agli obiettivi più sensibili della città, e davanti a scuole ed edifici pubblici.
Negli ultimi minuti stanno iniziando a circolare video e immagini del commando impegnato a sottrarre l’automobile per la fuga: i terroristi indossano cappuccio e divisa mimetica neri, e sono provvisti di giubbotto antiproiettile. Il Presidente Hollande ha inoltre dichiarato che nelle scorse settimane l’intelligence francese aveva già sventato più di un attacco nella capitale.
Charlie Hebdo aveva subito un incendio intimidatorio già nel 2011. Sono attesi nuovi importanti aggiornamenti nelle prossime ore.
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