La coerenza nel mondo della politica pare avere un confine sempre più labile e impercettibile, da quando coalizioni, tiratori franchi e pseudo-traditori sono entrati prepotentemente in Parlamento sono rimasti in pochi a poter vantare una vera e propria unica fede politica.
Il caso che è salito alla ribalta in questi giorni riguarda Stefania Covello, nuova responsabile del Mezzogiorno e dei fondi europei del Pd che, in passato, ha avuto esperienze politiche addirittura in Forza Italia.
La broker quarantaduenne ha avviato la sua carriera politica nel lontano 1997, passione trasmessale dal padre, ex parlamentare democristiano. La sua prima avventura politica la portò ad essere eletta nel Consiglio comunale di Cosenza, allora il Sindaco in carica rappresentava il centrosinistra, ma la Covello era schierata nella lista civica dei Cattolici democratici e riformisti, quindi nella minoranza.
Nel 2002, si ripetè dello stesso scenario, ma questa volta la consigliera era schierata nelle fila di Forza Italia.
Il suo portavoce per “scagionare” la Consigliera ha prontamente sottolineato come, dopo solo un anno di militanza in Forza Italia, la Covello sia passata con la Margherita, ma il fatto era già ben noto a chi segue la politica locale.
Infatti nel 2005 Carlo Morrone, leader del Movimento Disoccupati, l’ ha nominata al “Premio Giuda“, un particolare riconoscimento dedicato ai politici passati dal centrodestra al centrosinistra.
Da quel momento in poi ha seguito e realizzato una brillante carriera nel centrosinistra, arrivando anche ad essere deputata alla Camera per poi schierarsi con Renzi al momento della sua ascesa.
Il PD si ritiene molto soddisfatto dell’incarico dato a Stefania Covello considerando i suoi trascorsi con il centrodestra come un mero “peccato di gioventù”..
