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Pentagono pessimista: la crisi immigrazione durerà 20 anni

Riguardo il fenomeno immigrazione di dimensioni bibliche che sta riguardando il sud dell’Europa e che si sta estendendo a macchia d’olio su tutto il vecchio continente, ha espresso la sua opinione anche il governo statunitense con comunicati provenienti niente meno che dal Pentagono.

Il problema che riguarda il continuo afflusso di rifugiati proveniente dalla Siria e, in generale, da tutto il Nord Africa, secondo il governo USA non è destinato a essere risulto in tempi brevi. Secondo il Pentagono l’Europa intera dovrà far fronte ad un problema di dimensioni enormi con il quale dovrà essere in grado di conviverci e lottare per i prossimi vent’anni. Questa la sintesi di quanto dichiarato dal capo maggiore di stato dell’esercito USA, Martin Dempsey.
Nell’intervista rilasciata alla televisione ABC News, Dempsey prosegue sottolineando l’ormai totale presa di coscienza, da parte dei vertici statunitensi e Nato, della gravità e complessità del problema che poterà ad una vera e propria crisi. Proprio per questo motivo, l’emergenza riguardante gli immigrati è stato il punto principale sul quale sono stati sviluppati i vertici tra Stati Uniti e Nato degli ultimi mesi.

Secondo Dempsey inoltre, la sensazione è quella che gli stati del Sud Europa si trovino quasi abbandonati al proprio destino. Da parte dell’Europa in generale questo problema non viene affrontato in modo compatto ed uniforme bensì, si tende a considerarlo come argomento di discussione marginale riguardante solo una ristretta e minima cerchia di stati membri dell’Unione. Solo nelle ultime settimane si stanno iniziando a vedere i primi segnali di collaborazione da parte di tutti, prosegue il generale.

Il problema dunque non preoccupa attualmente solo Italia, Germania, Spagna e Francia, infatti, in conclusione alla sua intervista il Generale Dempsey ha sottolineato come questo fenomeno migratorio sia di particolare interesse e preoccupazione anche per i vertici del governo americano.

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