La prova costume si avvicina, e sono in molti, dopo gli eccessi alimentari invernali, a essere alla ricerca di un’alimentazione ottimale, che li possa portare senza problemi alla stagione estiva.
E di questi giorni la notizia, che un gruppo di alimentaristi italiani (coordinati dal professore Luigi Fontana, docente ordinario di medicina e nutrizione all’Università di Brescia e alla Washington University di Saint Louis ), in collaborazione con un’equipe americana, ha messo a punto un regime alimentare, che promette risultati strabilianti.
La dieta, pubblicata sulla rivista Cell, subito ribattezzata di “restrizione calorica” o dei “sette giorni“, si basa su un ciclo di settimanale. Il presupposto basilare, per il funzionamento ottimale della dieta settimanale, è quello che in due di questi giorni si deve diminuire sensibilmente l’apporto calorico medio.
Questo processo, sperimentato con ottimi risultati già sugli animali, permette un miglior metabolismo generale, e garantisce un ritorno in una forma smagliante, in tempi relativamente brevi. Il regime alimentare da seguire non è però cosi semplicistico, esso deve essere attuato nella sua interezza, che prevede regole particolari e ben definite.
Inizialmente si devono diminuire drasticamente le proteine, e far compensare questa mancanza con i carboidrati (di fatto il regime alimentare proposto è molto vicino a quello vegetariano). I ricercatori sono molto attenti su questo punto, le proteine animali non devono scomparire del tutto, ma essere limitate al minimo indispensabile, il 10 – 12 per cento dell’intero apporto calorico giornaliero, questa quota garantisce il giusto bilanciamento, e non esaspera problematiche legate alla mancanza totale, di alcuni aminoacidi contenuti negli alimenti a base animale, indispensabili per il nostro organismo.
Un’altra regola categorica è quella di alternare i giorni di digiuno all’interno della settimana, essi non saranno totalmente “vuoti di cibo“, ma l’apporto calorico nei due giorni settimanali dovrà essere non superiore alle 500 calorie (calorie date solamente da verdure in abbondanza, sia cotte che crude, condite da un paio di cucchiaini di olio extra vergine).
L’ultima regola è quella di dedicare le prime ore del mattino, all’assimilazione del cibo dell’intera giornata, cercando di inglobare pasto e cena, all’interno di un limite temporale di otto ore dalla sveglia.
Il cambio di ritmo alimentare, riesce secondo i ricercatori, a rallentare sensibilmente le funzioni metaboliche dell’organismo, e questo permetterà con qualche ciclo di dieta, il ritorno in una forma smagliante. E per chi non fosse ancora convinto, secondo i fautori del regime alimentare ribattezzato del semi-digiuno, si assisterebbe anche ad un rallentamento dell’invecchiamento e ad un allungamento della vita di un terzo.