Oggi, 12 Settembre 2014, a Pretoria, Oscar Pistorius riceverà l’esito della sentenza, oltre che l’entità della pena, per il delitto della sua ex-fidanzata, Reeva Steenkamp, avvenuto durante la notte di San Valentino del 2013, per il quale era stato accusato.
La deposizione di 37 testimoni e le prove emerse nel corso dei mesi, sono servite per formulare la sentenza che la giuduce Thokozile Masipa leggerà dinnanzi all’imputato.
Fin dall’inizio della vicenda, l’atleta ha sempre sostenuto che si trattasse di un fatale incidente: egli avrebbe infatti scambiato la donna per un ladro infiltratosi all’interno della sua abitazione e al quale avrebbe sparato solo per legittima difesa. Dopo assere stato arrestato la mattina successiva all’accaduto, il 22 Febbraio fu rilasciato su cauzione.
Oltre ad assere accusato dell’omicidio della giovane, su Pistorius pendono altri tre capi d’imputazione: due per utilizzo di pistola in luogo pubblico e uno per possesso illegale di munizioni, reati questi legati ad episodi differenti da quello della Steenkamp.
Il verdetto verrà espresso dalla Giudice a seguito di un’attenta valutazione delle testimonianze, comunicando quali di esse sono state accettate e quali respinte, in base anche alle leggi vigenti in Sudafrica.
IlMmagistrato sostiene che l’accusa non sia stata in grado di riuscire a provare, senza ombra di dubbio, la colpevolezza per omicidio intenzionale dell’imputato, convergendo quindi la sentenza verso l’omicidio colposo. La tesi dell’accusa risulta vacillare dinnanzi a quella della difesa, la quale sostiene la completa innocenza dell’atleta; l’atleta, privo di protesi in quel momento e quindi quasi completamente indifeso, avrebbe esploso i colpi per difendere oltre sè stesso, la sua fidanzata.
La condanna per omicidio intenzionale potrebbe quindi essere trasformata in condanna per omicidio colposo o, nel migliore dei casi, in assoluzione.
La più temuta tra le sentenze, ossia quella di omicidio intenzionale, prevede inoltre la premeditazione che varrebbe all’imputato una pena minima di 25 anni di carcere. Nel caso in cui invece non fosse riconosciuta la premeditazione, la pena minima scenderebbe a 15 anni. L’orientamento della Giudice sembrerebbe dirigersi verso un comportamento negligente dell’imputato, facendo pensare che la condanna si risolverà con la pena afflitta per omicidio colposo. Tale reato implica una pena di 5 anni di carcere nel caso in cui sia stata usata un’arma da fuoco, con la possibilità di essere aumentata o diminuita a secondo delle circostanze. Purtroppo il fatto che Pistorius abbia esploso più colpi in breve tempo senza alcuno di avvertimento, potrebbe giocare contro di lui.
Diversamente, se la Giudice ritenesse che il comportamento del giovane fosse stato ragionevole, egli potrebbe essere assolto.
Nel caso in cui fosse condannato, il Magistrato dovrebbe emettere una nuova sentenza che autorizza un’ulteriore cauzione per il rilascio in quanto quella precedente scade nel momento della condanna.
La difesa ha già comunque annunciata un probabile ricorso in caso di condanna.
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