Il Parlamento della Polinesia francese, insieme di arcipelaghi dell’Oceano Pacifico localizzato tra la Nuova Zelanda, l’Isola di Pasqua e le Isole Hawaii, si sta preparando ad una richiesta di risarcimento nei confronti della Francia, per una cifra vicina agli 800 milioni di euro.
L’assemblea legislativa (che ha sede a Papeete) si accinge a chiedere al governo francese questa somma di denaro, per essere risarcita per i test nucleari che Parigi ha effettuato sul territorio polinesiano nel periodo che va dal 1966 al 1996 (test che furono molto contestati all’epoca).
Per la precisione, secondo ciò che è stato detto dalla Radio New Zealand, sono stati richiesti 745 milioni di euro come risarcimento per i 193 test nucleari effettuati negli atolli di Mururoa a Fangataufa, le piccole isole caratterizzate da una formazione particolare di lagune e terra emersa.
Oltre a questa cifra, i deputati del partito di maggioranza locale (Tahieraa Huiraatira) chiedono ulteriori 100 milioni di euro, per l’occupazione degli atolli e per il fatto che la Francia non ha ancora provveduto alla loro decontaminazione, e inoltre questi atolli non sono stati ancora restituiti alla Polinesia, nonostante le molte promesse fatte da Parigi.
Una situazione molto particolare, visto che la Polinesia francese è un territorio composto da 100 isole e atolli, che ha un proprio governo, ma che fa comunque parte della Repubblica francese.