Porno-vendetta: in Inghilterra vendicarsi degli ex condividendo video o foto compromettenti diventa reato
L’esecutivo inglese ha dato il cosiddetto “disco verde” al disegno di legge al cui interno è contenuta la norma che trasforma la pratica della porno-vendetta in una condotta penalmente perseguibile, in altri termini meno tecnici in un reato.
Questa decisione comporta che da questo momento chi dovesse rendere pubblico materiale fotografico o video avente carattere privato o esplicito e il cui contenuto non è abitualmente mostrato al di fuori della sfera intima, rischia una pena pecuniaria e una pena detentiva che può variare da 2 a 10 anni. Insomma, da oggi tutti coloro che vorranno far pagare a qualcuno la fine di una relazione o più semplicemente compiere atti di bullismo, dovranno pensarci su due volte.
Secondo quando previsto dal disegno di legge la condotta penalmente rilevante sussisterà quando materiale fotografico o video verrà divulgato sul web o tramite sms e email senza l’autorizzazione della persona ivi ritrattata. Sarà egualmente considerato reato lo stampare le immagini o portarne a conoscenza una terza persona, facendogliele vedere.
Il Governo ha deciso di intervenire dopo la diffusione di alcuni dati particolarmente allarmanti, secondo i quali l’usanza di quella che viene definita “porno-vendetta” è ormai dilagante, specie tra i giovani. Un’esponente di una delle associazioni inglesi che si adoperano per fornire un sostegno psicologico a chi rimane vittima di una “porno-vendetta” e si ritrova quindi a dover convivere con la consapevolezza che immagini o video che la ritraggono in atteggiamenti intimi sono alla mercé di sconosciuti che a loro volta possono inviare il materiale ad altre persone, ha affermato che quanto stabilito dall’esecutivo è senza ombra di dubbio un ottimo punto di partenza e che il lavoro delle autorità ora sarà senza dubbio facilitato.
Quindi, Laura Higgins, questo il nome dell’esponente di una delle associazioni che si occupa nodi questa problematica che si avvia a diventare una vera e propria emergenza sociale, ha confermato come il fenomeno sia in aumento, dichiarando che ogni giorno vengono scoperti decine e decine di nuovi casi.
L’esecutivo in carica ha deciso di affrontare la questione in considerazione del fatto che subire una “porno-vendetta” ha portato in alcuni casi al suicidio della vittima, quasi sempre molto giovane e senza i mezzi per difendersi da veri e propri atti di bullismo cybernetico, fenomeno in crescita esponenziale anche nel nostro Paese. Questo è il motivo per cui la Gran Bretagna ha deciso di intervenire rendendo penalmente rilevante tali condotte.
Ora la speranza di molti osservatori è che anche gli altri paesi europei decidano di affrontare il problema e prendano in seria considerazione la possibilità di seguire l’esempio della Gran Bretagna, rendendo quindi penalmente sanzionabili le condotte rientranti nel novero delle cosiddette “porno-vendette”.