Mercoledì intorno alle sette di sera, mentre studenti ed insegnanti finivano le lezioni e si accingevano a tornare a casa, un boato improvviso ha colto di sorpresa l’American University di Kabul. Si è trattato molto probabilmente di un’autobomba che ha letteralmente creato un varco nelle mura dell’università permettendo così ad un gruppo di uomini armati di fare irruzione all’interno dell’istituto e di cominciare ad aprire il fuoco contro studenti ed insegnanti inermi ed attoniti.
L’American University è stata fondata a Kabul nel 2006, è un luogo di cultura frequentato da professori di molte nazionalità ed è anche uno dei posti più sicuri perché presieduto costantemente da guardie armate, nonostante ciò però non si è riusciti ad impedire l’assalto di mercoledì sera.
Grazie all’uso del social network Twitter le vittime dell’assalto intrappolate all’interno della struttura sono riuscite ad avvisare il mondo intero di ciò che stava accadendo ed immediatamente si sono attivate le forze dell’ordine afgane che hanno subito iniziato una guerriglia contro gli assalitori, permettendo così a moltissimi degli studenti e degli insegnanti in ostaggio di fuggire dalle finestre.
Purtroppo il bilancio è comunque molto triste, si parla di 12 morti accertati dei quali 7 sono studenti, e ben 35 feriti alcuni dei quali ricoverati presso l’ospedale di Emergency che da tempo opera in quelle zone.
Ad oggi nessun gruppo ha rivendicato l’attentato, ma c’è ragione di credere che si possa trattare di un gesto voluto dall’Isis che già il 7 Agosto scorso aveva sequestrato due professori dell’American University ed aveva detto di aver preso in ostaggio alcuni militari americani mostrandone il distintivo e i documenti. Di certo è un ulteriore attacco al mondo occidentale e Kabul non nuova ed eventi del genere.