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Presunta frode fiscale per Neymar e il Barcellona rischia l’esclusione dalla Liga

La notizia è di quelle che scuotono il mondo del calcio internazionale. Il Barcellona potrebbe addirittura non poter giocare il prossimo campionato spagnolo. Questa è una delle richieste che il procuratore Josè Perals starebbe valutando di fare nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati la società catalana e alcuni suoi dirigenti, tra cui il suo attuale Presidente e il suo predecessore.

Il caso è, come è noto, quello relativo all’operazione che ha portato Neymar al Camp Nou: secondo gli inquirenti il club avrebbe messo in atto una frode fiscale e, a quanto riporta Mundo Deportivo, tra le pene che il procuratore potrebbe richiedere vi sarebbe, come detto, quella dell’esclusione dal torneo. Tale provvedimento potrebbe essere richiesto per uno o addirittura due anni, ma ciò non andrebbe ad incidere sulla possibilità per il Barca di giocare la Champions, traguardo per cui è assolutamente in corsa, essendo come spesso gli capita, in prima posizione nella Liga.

Per quanto riguarda Bartomeu e Rossel, ovvero l’attuale presidente del Barca e il suo predecessore, il rischio è che il procuratore possa chiedere per loro una condanna che potrebbe arrivare anche a sei anni di reclusione. I due, infatti, sono accusati di aver nascosto quello che è stato il reale costo del cartellino dell’asso brasiliano, in modo da dover pagare meno tasse su una costosa operazione di calciomercato: pare infatti che il costo dell’operazione sia stato di circa 83 milioni di euro, mentre il Barca ha sempre affermato di aver sborsato 57 milioni di euro.
La società catalana ha diramato un comunicato, nel quale ha fatto presente come:

“Non ci sono prove sufficienti per poter ritenere l’esistenza di un reato”

e dove ha precisato che al club non è ancora stato notificato nulla e che la celerità dei giudici in questo frangente appare inspiegabile.

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