Si può essere al centro dell’attenzione anche per un golpe in corso; è quello che sta accadendo in Liguria, a Seborga, dove un cittadino francese, che si è presentato come “Nicolas 1er” sta cercando di mettere in atto un golpe contro Marcello I, il principe di questo autoproclamato “principato”, che da molti anni sta cercando di rivendicare la sua indipendenza dallo stato italiano.
Seborga è un piccolo centro medioevale in provincia di Imperia, e si trova nelle vicinanze di Sanremo e Bordighera. I suoi abitanti sono poco più di 300 e dopo l’autoproclamazione a “principato”, si è dotato delle sue guardie, di una sua moneta ed anche di un Consiglio della Corona. Il “principe” in carica è Marcello I, all’anagrafe comunale Marcello Menegatto, che è alla guida del “principato” dall’aprile 2010, dopo aver sostituito Giorgio I.
Ora arriva sulla scena il “golpista”, un cittadino francese che ha dichiarato di essere il vero principe sul suo sito “principautedeseborga.com”. Una dichiarazione che è stata completata dalle indicazioni dei nomi sia dei segretari di stato, che dei ministri, anche questi cittadini francesi. Sul sito è presente anche un video nel quale il “golpista” si rivolge ai cittadini promettendo di battersi sia per l’indipendenza dall’Italia, che per aumentare la loro prosperità.
La notizia di questo tentativo di golpe è stata riportata anche sul sito ufficiale del “principato” parlando del tentativo in corso, non violento, del colpo di stato nei confronti di Marcello I.
Nel sito ufficiale si esprime anche la meraviglia da parte dei componenti del Consiglio della Corona, visto che il nuovo Cancelliere è da vecchia data uno dei collaboratori del principato. Un appello ai “sudditi”, è arrivato anche da parte della consorte di Marcello I, la principessa Nina, che ha chiesto la loro reazione compatta contro un gruppo di persone ben organizzate e decise a prendere possesso del principato. Un appello che vuole portare i “Seborghini” a difendere la bandiera nazionale e l’indipendenza del “principato”, che secondo il sito ufficiale risale al 954 quando il Conte Guidone da Ventimiglia effettuò una donazione, quella dell’abbazia di Lerino, ai monaci benedettini che la abitavano. Secondo molte voci la questione dell’indipendenza è una trovata pubblicitaria, che attira investitori e turisti in questo borgo medioevale ligure.