Ieri è arrivata la delegazione della Corea del Nord, alla cui guida ci sono sia il presidente Kim Yong-nam che, la sorella più piccola del grande leader Kim Jong-un, la giovane Kim Yo-jong. Già di per sé questo può essere considerato un evento storico, considerato che nessun membro della famiglia Kim entrava in territorio sudcoreano dal lontano 1948.
Ma, con l’occasione dei giochi olimpici, la macchina della diplomazia politica va avanti incessantemente, tentando un incontro pacifico tra Kim Yong-nam e Mike Pence, vicepresidente USA, che guida la delegazione statunitense. I due potrebbero incontrarsi durante un ricevimento organizzato dal presidente Moon Jae-in, prima della cerimonia iniziale dei giochi olimpici, al quale parteciperanno non solo i due delegati, ma anche 200 personalità internazionali. Insomma, tutto è studiato ad arte per far incontrare i delegati nordcoreani e statunitensi.
Non si possono ancora fare dei pronostici per questo incontro particolare, tante sono le opzioni da valutare, una tra tutte, ad esempio, è che al colloquio tra i due delegati sia presente anche la sorella del leader nordcoreano. La cosa certa è che lo scenario nel quale si terrà questo ricevimento non è PyeongChang ma Youngpyeung.
Del resto proprio ieri il ministro degli esteri nordcoreano ha asserito che la propria delegazione non aveva nessuna intenzione di incontrare la delegazione statunitense.