Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Ma l’Italia ha dovuto sudare le tradizionali 7 camicie per avere la meglio sulla non irresistibile, facendo uso del più classico degli eufemismi, Malta in un incontro valido per le qualificazioni ad Euro 2016.
A decidere l’incontro una rete di Pellé che, apparsa regolare al momento del gol, successivamente alla prova moviola ha lasciato con l’amaro in bocca i giocatori di Malta a causa di un probabile tocco di braccio da parte dell’attaccante italiano. L’altra buona notizia per la Nazionale di Conte è arrivata dall’Azerbaijan dove, nel pomeriggio, la Croazia non è riuscita ad andare oltre ad uno scialbo pareggio con i padroni di casa.
L’Italia ha sofferto enormemente nel primo tempo, non trovando mai le giuste soluzioni per sfondare la difesa avversaria. Si è rivelato decisivo l’ingresso di Candreva, capace di regalare maggiore imprevedibilità alla manovra. La rete di Pellé, arrivata solamente al 24esimo della ripresa, ha confermato il feeling dell’attaccante con la retroguardia maltese, già punita all’andata. Conte ha scelto di presentare in mezzo al campo, come anticipato alla vigilia, la coppia formata da Pirlo e Verratti, ma entrambi i giocatori sono sembrati ancora in debito di condizione, fornendo una prestazione sottotono, on brillando per dinamismo e neppure riuscendo mai ad accendere la scintilla. Sorprendente, invece, è stata la scelta di proporre in attacco Gabbiadini in luogo di Candreva. L’attaccante del Napoli è riuscito solamente a mettersi in mostra in un’occasione, ossia quando ha colpito la traversa grazie ad un sinistro a giro. Ad apparire pesantemente imballata è stata la difesa, con la coppia juventina formata da Bonucci e Chiellini che ha affannosamente controllato le azioni avversarie. È stato soprattutto il nigeriano naturalizzato Effiong a dare più di un grattacapo ai due veterani. Di positivo ci sono i 3 punti, che portano gli Azzurri in testa al girone e fanno guardare con più tranquillità la sfida che vedrà domenica i nostri affrontare a Palermo la Bulgaria.
Già dall’entrata in campo delle due squadre appare chiaro il copione della gara. L’Italia fin dai primi minuti si proietta all’attacco, con Malta che cerca di organizzarsi in difesa per chiudere tutti i varchi e provare qualche estemporanea sortita in contropiede affidandosi ad Effiong. Conte inizia a sbracciarsi e ad agitarsi come sua consuetudine, ma la carica del Mister sembra non arrivare ai giocatori. La manovra azzurra è piuttosto lenta e prevedibile; trovare un pertugio è difficile e le occasioni latitano. Nonostante il possesso palla sia quasi interamente di marca azzurra, le conclusioni a rete sono pochissime. Ci prova prima Pirlo con una delle sue punizioni, quindi sono Verratti e Pellé a cercare di sorprendere la difesa avversaria con conclusioni da fuori, ma senza risultato. La prima vera occasione, a sorpresa, è proprio degli ospiti. Effiong salta nettamente Bonucci e sferra un destro a giro che termina la corsa poco a lato della porta difesa da Buffon.
L’Italia prova a svegliarsi prima con Bertolacci, con un bel sinistro parato ottimamente da Hogg dopo una deviazione, quindi con Eder. Il mancato acquisto dell’Inter trova un ottimo destro rasoterra, che finisce fuori per pochi centimetri. Il primo tempo termina così sullo 0 a 0, con poche emozioni e la sensazione che, giocando allo stesso modo i successivi 45 minuti, il risultato finirebbe per non sbloccarsi.
L’impressione al rientro in campo non è delle migliori. La gara, infatti, sembra svilupparsi allo stesso modo, anche se Malta inizia a mostrarsi meno solida in difesa. È Darmian a provarci due volte, quindi Gabbiadini centra la traversa. Ora la squadra di Conte appare più decisa, con Pellé che colpisce l’esterno della rete con un bel sinistro; preludio alla rete decisiva È il 69esimo, infatti, quando l’attaccante, che milita nel campionato inglese, riesce a deviare in rete un cross effettuato dal subentrato Candreva, complice l’uscita a vuoto dell’estremo ospite, per una rete contestata non solo per il tocco sporco dell’ex attaccante leccese, ma anche per un presunto fallo di Verratti all’inizio dell’azione.
Conferma le difficoltà della gara l’esultanza di Conte. Il più sembra fatto, anche perché Malta non ha le armi per rendersi molto pericolosa. Sono gli Azzurri, invece, ad andare vicini al raddoppio con Parolo, il cui sinistro è ben neutralizzato da Hogg. Anche Eder ha una chance enorme, ma da pochi metri metri mette a lato
La partita ha mostrato nuovamente i problemi dell’Italia di Conte nel trovare la via della rete. È sufficiente ricordare che nelle ultime 8 gare, solo in un’occasione gli Azzurri hanno segnato più di un goal.
Nelle consuete interviste del dopo-gara, Conte sottolinea l’importanza della vittoria ” Contava solo vincere”, ricordando di come alla vigilia avesse previsto tutto: partita difficile, non sarebbe arrivata la goleada, attenzione alle ripartenze di Effiong; tutto come da copione, secondo l’ex mister bianconero, e allora ancor più sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più e meglio. L’unica certezza, quindi, è come a questo gruppo resti ancora molto da lavorare in proposito.
a DISPOSIZIONE: Bonello, Haber, Camilleri R., Baldacchino, Zerafa, Cohen, Triganza, Vella, Pisani All: Ghedin 7