Gli investigatori ci hanno messo solamente poche ore per risalire probabilmente al responsabile di quello che è l’ennesimo atto di violenza nei confronti di un giovane donna.
Ieri sera infatti, le forze dell’ordine, coordinate dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, hanno proceduto al fermo con la gravissima accusa di omicidio volontario con l’aggravante di futili motivi e distruzione di cadavere, dell’ex ragazzo della vittima.
Il giovane, una guardia giurata trentenne, di cui non sono state rese note le generalità, è stato inquadrato da alcune telecamere di sorveglianza mentre si avvicinava all’auto della vittima, egli dopo aver armeggiato brevemente fuggiva. La Toyota Aygo della ragazza subito dopo la fuga del ragazzo ha preso inesorabilmente fuoco.
La ragazza è stata trovata nei pressi dell’autovettura, gli inquirenti adesso devono riuscire a capire se la donna, Sara Di Pietrantonio 22 anni, sia stata uccisa direttamente sul luogo del rinvenimento del cadavere, o sia solamente stata depositata dall’assassino vicino l’autovettura.
Il ritrovamento del corpo della ragazza era stato fatto direttamente dalla madre di Sara. Allarmata infatti dal mancato rientro della figlia, la donna era uscita in strada, e lì dopo alcune ricerche nei luoghi frequentati dalla ragazza aveva visto l’autovettura in fiamme. Sul posto già erano presenti i vigili del fuoco che mentre spegnevano l’incendio hanno individuato il corpo della vittima.
Le indagini subito avviate hanno portato immediatamente gli investigatori sulle tracce dell’ex fidanzato, sia le testimonianze della madre che quelle di alcune amiche di Sara, sottolineavano come l’uomo non si era mai rassegnato alla fine della relazione.
La successiva visione delle telecamere di sorveglianza della zona ha fatto il resto, permettendo la veloce soluzione di quello che poteva essere il giallo dell’estate, ma che alla fine si rivelato l’ennesimo gesto di violenza ai danni di una giovane ragazza indifesa.