AttualitàMondo

Raid dell’aviazione di Israele colpisce postazioni di artiglieria in Siria

Dopo i lanci di due razzi che nella giornata di ieri erano partiti dal territorio siriano ed avevano colpito le alture del Golan, l’aviazione israeliana ha risposto con dei raid aerei contro obiettivi controllati dall’esercito di Bashar Assad.

L’azione militare contro la Siria era stata annunciata dal premier israeliano Netanyahu, che in una dichiarazione rilasciata nella serata di ieri aveva detto

“Chi usa il fuoco contro di noi si brucerà”.

Secondo Israele, i due razzi, da 107 millimetri, sono stati lanciati da gruppi di Hezbollah, che operano in aree sotto il controllo dell’esercito siriano, ed il lancio è stato effettuato volontariamente. Anche Moshe Yaalon, Ministro israeliano della Difesa ha precisato che il suo paese non tollera in alcun modo il lancio di razzi contro il suo territorio, ed è pronto in ogni occasione a rispondere usando con determinazione la propria forza militare.
Un chiaro messaggio, sia con le parole, che subito dopo con i fatti.

Alcune fonti di stampa del Libano, hanno reso noto che le postazioni dell’esercito siriano prese di mira dai raid dell’aviazione israeliana, sono quelle della 90esima brigata di artiglieria. A seguito dei lanci di razzi che hanno colpito le alture del Golan, i militari israeliani hanno fatto evacuare i turisti che in quel momento si trovavano sul Monte Hermon, e stavano utilizzando gli impianti sciistici.

Anche gli abitanti della zona di confine sono stati invitati a non lasciare i rifugi. Da parte dell’aviazione di Tel Aviv, è stato anche alzato il livello di allerta nella zona del confine settentrionale con la Siria, ed in particolare nella zona del Golan.

La scorsa settimana, durante un attacco che gli elicotteri israeliani hanno portato nelle vicinanze di Quneitra, è stato ucciso Jihad Mughniyeh, insieme ad altre 11 persone, sei iraniani e cinque libanesi. Jihad Mughniyeh era il capo di Hezbollah della zona del Golan siriano. Da parte degli Hezbollah, è stato negato il loro coinvolgimento nel lancio dei razzi, ma, secondo le autorità israeliane, l’intento era proprio quello di spaventare i turisti che frequentano gli impianti sciistici, e costringerli ad abbandonare la zona.

Leave a Response