Anche i più forti si devono arrendere e sebbene il gioco dei due contendenti sia completamente diverso e quanto a stile, classe e talento, Roger Federer non sarà probabilmente scalzato da nessun altro giocatore, quantomeno esistente, lo svizzero ha visto oggi battere il suo record di settimane di permanenza sul gradino più alto della classifica ATP dal serbo Djokovic.
Che sarebbe arrivato questo momento era più che preventivabile e Belgrado per l’occasione ha deciso di rendere omaggio al suo campione. Oggi dalle 19 fino alle 22 sulla facciata del Municipio saranno trasmesse a ciclo continuo immagini e sequenze dei momenti più esaltanti della carriera del tennista.
Inoltre alcuni dei palazzi più importanti e dei punti di maggior spicco della città serba saranno illuminati dei colori della bandiera della nazione. Un tributo doveroso a un campione senza limiti che da questa mattina è il giocatore con il più alto numero di settimane in cui ha stazionato in cima alla classifica.
311 settimane, erano naturalmente 310 quelle di Roger Federer, divisi in cinque momenti della carriera di Djokovic. La prima volta a diventare numero uno al mondo coincise con la prima vittoria al torneo londinese di Wimbledon il 4 luglio del 2011 e vi rimase per 53 settimane, praticamente un anno quando poi fu battuto sempre sul prato verde proprio da Federer.
La seconda volta il suo regno durò 48 settimane, la terza ben 122 settimane, la quarta altre 52 settimane come la prima volta e la quinta, quella attuale, lo vede lassù in alto, più in alto di tutti dal 3 febbraio 2020, tenendo anche in considerazione le 22 settimane di sospensione dovute al covid.
Nessun tennista è durato più a lungo di lui, la sfida ora per Nole è battere i record femminili più longevi del suo, detenuti da Serena Williams, l’unica ancora in attività con 319 settimane da prima del mondo, Martina Navratilova, con 332 settimane, e Steffi Graf che ha regnato per 377 settimane, per raggiungere le quali Djokovic dovrebbe allungare il suo primato fino al 13 giugno del 2022.