Renzi assicura "No nuove tasse". Sull'Iraq per il Premier occorre "Agire e non dormire"
Il primo ministro Matteo Renzi, nel corso di una lunga intervista concessa a Canale Cinque, ha parlato delle prossime mosse del Governo da lui guidato.
L’ex sindaco di Firenze, smentendo le opposizioni, ha ribadito che non saranno introdotte nuove tasse in Autunno, sottolineando anzi la volontà dell’esecutivo di coalizione di varare nuove misure a sostegno dell’economia.
Renzi, ponendo l’accento sull’utilità del bonus di 80 euro in busta paga per una parte dei cittadini, ha dichiarato che il Governo è intenzionato, nei limiti del possibile, a introdurre misure analoghe anche a favore di altre fasce della popolazione.
Nonostante la volontà di procedere con l’erogazione di ulteriori bonus, Renzi ha dichiarato che la spesa pubblica rimane eccessiva: 800 miliardi di euro l’anno.
Nonostante la necessità di reperire liquidità, il Premier ha messo a tacere le voci che parlavano di nuove tasse sulle pensioni, dichiarando che le risorse saranno ricavate in altri modi.
Renzi ha sottolineato che il governo di coalizione da lui presieduto ha ridotto le tasse di 11 milioni di italiani e che non tornerà ad alzarle per rispettare la soglia del 3 % di debito pubblico imposta da Bruxelles.
La spending review, secondo Renzi, rimane un primo importantissimo passo per ridurre la spesa pubblica: anche se i 16 miliardi di euro di tagli pianificati per il 2015 sono poca cosa se si comparano con gli 800 miliardi complessivi, si tratterebbe di una misura indispensabile per invertire la rotta e far ripartire il volano dell’economia.
Il Capo del governo ha poi liquidato con una battuta le polemiche dei Sindacati confederali, che hanno attaccato Renzi dichiarando che le sue misure non sostengono realmente i lavoratori.
Il politico toscano, di fronte alla minaccia di un ‘autunno caldo‘, ha dichiarato di non esserne per nulla preoccupato e che, al contrario, ne sarebbe felice dopo un’estate ‘fredda e piovosa’.
Per Renzi, il dialogo con le parti sociali non è mai decollato e di conseguenza non è un problema la loro ostilità in questo frangente della legislatura.
Parlando della difficile situazione politica internazionale in Iraq, Renzi ha ribadito il dovere sacrosanto dell’Italia di fare la sua parte.
Per il Primo Ministro, i Paesi membri dell’Unione Europea non devono ‘dormire come in passato‘, bensí intervenire a sostegno della legalità, in difesa della popolazione civile contro l’avanzare del terrorismo.
Rispondendo a chi faceva notare il rischio di una possibile rappresaglia da parte dei terroristi islamici, il Premier ha ribadito che tutte le nazioni dell’Occidente sono a rischio di attacco e che quanto prima si intervenga, prima si eliminerà la minaccia di attentati e sequestri.
La strategia vincente, secondo Renzi, è quella di isolare gli integralisti, portando dalla parte degli Occidentali i governi dei paesi arabi, facendo capire alle popolazioni i valori della civiltà e l’inutilità della barbarie. Il compito, estremamente arduo, deve essere di competenza anche della diplomazia italiana.