La ricostruzione dopo il crollo
Il ponte Morandi di Genova è diventato tristemente famoso il 14 agosto, quando è crollato rovinosamente a causa di un cedimento strutturale, causando 43 vittime e un gran numero di feriti, oltre che danno materiali molto consistenti. Il modo migliore per onorare la memoria di chi ha perso la vita è provvedere ad una rapida ed efficiente ricostruzione, secondo quanto dichiarato dal governatore della Liguria Giovanni Toti. Quest’ultimo ha ricevuto direttamente dalle mani dell’architetto di fama internazionale Renzo Piano il progetto e un plastico di come sarà il nuovo ponte.
Il nuovo ponte: un nastro semplicissimo
Autostrade sta già per aprire il cantiere del nuovo ponte, in modo da sostituire quello crollato, essenziale per la viabilità, e cancellare la cicatrice che pesa sul panorama di Genova. Ad occuparsi materialmente della ricostruzione sarà invece Fincantieri, a capo di una cordata di aziende specializzate. Il ponte progettato da Renzo Piano e donato dall’architetto alla città sarà privo di tiranti, ma dotato di piloni che ricordano le prue delle navi. L’opera sarà illuminata da 43 lampioni, dalla cui sommità si irradieranno luci a forma di vele, uno per ogni vittima del crollo disastroso che, il 14 agosto, ha sconvolto la città di Genova. Si tratta di un modo di onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita durante questa tragica fatalità.