Circa due settimane fa ricercatori norvegesi impegnati nell’Artico hanno postato sul proprio blog un messaggio nel quale annunciavano di aver “visto verso sera, una luce in lontananza” e di averlo riconosciuto come un sottomarino, non riuscendo però a cogliere altri particolari. Nel medesimo post hanno pubblicato alcuni scatti e una di queste è stata ripresa da un importante quotidiano inglese.
Ovviamente gli analisti si sono subito messi all’opera e sono giunti alla conclusione che quello avvistato e fotografato dagli scienziati è “Orenburg“, ovvero un sottomarino russo facente parte di una schiera di sommergibili ( sempre qualche giorno fa la notizia di un fantomatico sommergibile comparso in Svezia) che vengono sfruttati per compiere esperimenti. Pochi sono rimasti stupiti da quanto scoperto, visto che è risaputo come al Cremlino:
“abbiano intenzione di estendere la propria influenza su una zona strategica come quella dove è stato avvistato il sottomarino”.
Basti pensare che fonti della Difesa russa hanno poco tempo fa reso nota l’intenzione di aprire diverse stazioni radar e diverse piste e che recentemente “una flottiglia russa ha dato il via ad una missione nella zona in questione“.
Ma se la Russia si muove gli altri Paesi non stanno certo a guardare, visto che la Norvegia ha più volte utilizzato “Marjata“, ovvero un mezzo per lo spionaggio che ha la possibilità di intercettare qualsiasi tipo di attività, anche quelle che si svolgono sott’acqua. Il nuovo modello di questa nave è già pronto e presto potrebbe andare a rinforzare anche l’apparato di difesa a stelle e strisce.
Quello che appare certo da questi ultimi avvenimenti, e dal fatto che gli USA abbiano trasferito un certo numero di mezzi e armamenti in Norvegia, che questa zona del Mondo sia tra quelle più “calde” in questo momento.