Si preannuncia una riforma storica per l’Italia. La Commissione Affari Costituzionale del Senato ha dato il proprio via libera al disegno di legge che consentirà ai 18enni di votare per i candidati al Senato. Fino ad oggi, l’età minima richiesta era di 25 anni. Il primo firmatario della modifica è il senatore Dario Parrini, eletto a Palazzo Madama tra le fila del Partito democratico. Il ddl è stato votato positivamente da tutti i partiti politici, eccetto Forza Italia che si è astenuta. A questo punto, per diventare legge, il ddl di Dario Parrini dovrà passare per la votazione al Senato attesa nel corso delle prossime settimane.
Senatori a partire da 25 anni
Il disegno di legge che ha come primo firmatario Dario Parrini prevede un’ulteriore storica novità. Infatti, oltre a consentire il voto ai 18enni, abbassa il limite di età per diventare senatori della Repubblica italiana da 40 a 25 anni. Il senatore del Partito democratico ha definito la riforma come epocale, sottolineando come grazie al disegno di legge approvato dalla Commissione Affari Costituzionale si riesca a superare definitivamente la legge anacronistica che ha disciplinato la formazione del Senato fino a oggi in Italia.
Elettorato più volubile
Gli addetti ai lavori si interrogano su quali possano essere le conseguenze dell’apertura al voto dei 18enni per il Senato. Secondo gli istituti di sondaggio, la nuova norma renderà ancora più volubile l’elettorato italiano, che in questi ultimi anni ha dimostrato di essere uno dei più mutabili in tutta Europa. Le ultime elezioni in Italia si sono tenute a marzo 2018 e hanno visto la nascita del governo Movimento 5 Stelle-Lega Nord, la cui esperienza si è conclusa dopo poco più di un anno.