Da circa 2 settimane sono iniziati degli estesi lavori di riqualificazione dell’area archeologica di Paestum, finanziati dall’Unione Europea. Tagliando l’erba nell’area occidentale delle mura, trascurata da diversi anni, gli operatori coinvolti nei lavori hanno ritrovato i resti di una struttura, probabilmente un tempietto dorico o una stoà, ovvero un piccolo portichetto votivo. Si tratta di materiale probabilmente depositato lì durante gli scavi degli anni ’60 e quindi dimenticato e ricoperto dalla vegetazione.
Lo studio dei reperti
I reperti rinvenuti portano segni di pittura rossa e di intonaco. Al momento questi sono stati trasportati nei laboratori del centro archeologico per essere studiati e analizzati. L’obiettivo è capire a quale struttura appartenessero e cercare di datarli nel modo più preciso possibile. Il ritrovamento è un chiaro segno di quanto i lavori di riqualificazione dell’area fossero necessari. Fra i reperti vi è anche un pannello, probabilmente parte di una metopa, con delle rosette in rilievo. Questo tipo di decorazione, già presente in altri edifici di Paestum datati fra il sesto e il quinto secolo avanti Cristo, permetterebbe di datare almeno in modo approssimativo i ritrovamenti.