Squadra che vince non si cambia diceva un vecchio proverbio, ma allo stesso tempo la staticità mantenuta troppo a lungo può creare problemi, soprattutto in televisione. Sono probabilmente queste le riflessioni che hanno fatto gli autori di MasterChef Italia quando hanno deciso di aggiungere un giudice ai tre già presenti: Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco, in rigoroso ordine alfabetico. Se la scelta sarà fortunata lo scopriremo a breve ma sullo spessore del nuovo arrivato non si può discutere: Antonino Cannavacciuolo, classe 1975, è un cuoco con due stelle Michelin e tre forchette Gambero Rosso, titolare di uno dei ristoranti più rinomati in Italia e soprattutto una figura capace di bucare lo schermo. Grande, per non dire enorme, incarna probabilmente quella che nell’immaginario collettivo è la fisicità che ci si può aspettare da un cuoco, unita a un carattere forte, duro, a tratti brusco, che i più hanno imparato a conoscere e ad amare grazie a un altro programma televisivo di cui è stato il protagonista: Cucine da Incubo.
Non si sa quanto del suo personaggio sia reale e quanto creato ad arte per la televisione, ma sicuramente è ben riuscito e sarà in grado di dare una sferzata di aria fresca al programma, che ha sì mantenuto sempre dei buoni ascolti, ma non è ancora riuscito probabilmente a fare quel salto di qualità che autori e giudici sperano da tempo. Avere un numero pari di giudici ha ovviamente comportato qualche modifica al regolamento che per i partecipanti risulta inasprito non poco: in caso di parità il concorrente avrà un giudizio negativo, almeno nelle fasi preliminari; si mantiene inalterato il principio della maggioranza quindi, ma ciò significa che per andare avanti sarà necessario avere tre voti favorevoli mentre prima ne bastavano due. Chi riuscirà ad aggiudicarsi il titolo di campione e i 100.000€ di premio sicuramente li avrà ampiamente meritati.