Nel 2012, in un parcheggio dell’Inghilterra, furono rinvenuti dei resti che si pensava appartenessero al re Riccardo III, ultimo esponente della storica dinastia dei Plantageneti a cui succedettero i Tudor.
Da subito però alcuni studiosi si dichiararono scettici sulla paternità di tali resti, sostenendo la non corrispondenza di tali rinvenimenti con il monarca inglese.
Dopo studi e prove sul DNA finalmente è stato chiarito il dubbio. Infatti dai testi sul DNA condotti dagli studiosi, l’appartenenza di tali resti sarebbe da attribuire a Riccardo III per il 99,9999%. Una percentuale, quindi, davvero notevole che, sommata alle analisi integrative condotte sulla genetica, offrono particolari spunti di riflessione e riscrittura stessa di dettagli della storia Inglese.
I dati sono stati pubblicati sulla nota rivista scientifica Nature Communication a firma dei ricercatori dall’università di Leicester. Si tratterebbe così del caso di identificazione a buon fine dei resti più antichi fin’ora condotti. Inoltre, tale test ha dato campo di ricerca e sviluppo di altre idee ad altri studiosi come Turi King e Kevin Schu.
Questi infatti hanno fatto un passo successivo alla normale identificazione, comparando così dati genetici e genealogici. Tali analisi integrative, condotte con dati del DNA mitocondriale, trasmesso quindi per via materna, dei resti rinvenuti oltre ai dati genetici di alcuni discendenti della dinastia ancora in vita. Tali test hanno dato un’ulteriore conferma dell’identità del monarca, oltre a lanciare novità e dettagli sulle vicende del tempo.
Dagli studi infatti risulterebbe una falsa paternità che comprometterebbe la legittimità della stessa dinastia Tudor che ha succeduto Riccardo III sul trono d’Inghilterra.
Tali test hanno poi permesso anche di far luce su alcune caratteristiche di cui non si aveva conferma in merito alla conformazione fisica stessa di tale re. Parrebbe, infatti, che il noto personaggio storico, protagonista anche di molti scritti del celebre scrittore e drammaturgo William Shakespeare, avesse capelli biondi ed occhi azzurri.