Una nuova tragedia colpisce il Mediterraneo, dopo quella avvenuta nel Canale di Sicilia, si assiste ad un nuovo affondamento di un barcone carico di migranti nel Mar Egeo, vicino alle coste dell’isola greca di Rodi.
La nuova disgrazia ha colpito un barcone che proveniva dalle coste turche, carico, secondo alcuni testimoni, di circa 200 migranti. Al momento sono stati recuperati tre corpi e messe in salvo cinquantasette persone. Il barcone pare abbia iniziato ad affondare dopo aver urtato uno scoglio, molte persone si sono gettate in mare non attendendo i soccorsi.
Il barcone carico di siriani, da quanto si apprende dalle autorità greche, è stato abbandonato dagli scafisti quando ancora si trovava distante dalle coste della Grecia. Molti superstiti sono stati aiutati dalle persone che si trovavano in prossimità della spiaggia di Zephyros. Un approdo non sicuro dal momento che la costa nel tratto del naufragio è ricca di scogli.
L’emergenza, a causa delle guerre che si stanno combattendo in Nord Africa, nel Medio Oriente e le crisi alle quali si sta assistendo sia in Iraq sia in Siria, è sempre più pressante. Mentre si stava assistendo alla tragedia a Rodi, infatti sono stati avvistati altri barconi in navigazione lungo le coste della Libia. La Comunità europea nel frattempo cerca delle soluzioni immediate che possano scongiurare nuove tragedie, intensificando le operazioni Triton-Poseidon in modo da intercettare gli scafisti prima che possano abbandonare i barconi alla deriva.