L’ultimo weekend appena concluso è stato funestato dall’incidente stradale mortale avvenuto a Roma nel cuore della notte. Due ragazze di 16 anni sono state investite vicino a Ponte Milvio, mentre attraversavano la strada. Alla guida del Suv responsabile dell’incidente un giovane di 20 anni, figlio del noto regista cinematografico Paolo Genovese. Secondo le prime ricostruzioni e un’agenzia Ansa, il ragazzo sarebbe risultato positivo ai test tossicologici e alcolemici. Al momento risulta indagato per doppio omicidio stradale e rischia una condanna fino a 18 anni (fonte TGCOM24).
Macchina e telefono di Pietro Genovese sequestrati
La macchina e lo smartphone di Pietro Genovese sono stati sequestrati dagli agenti di polizia locali appartenenti al Gruppo Parioli, al lavoro in queste ore per delineare la dinamica dei fatti. Gli inquirenti sono intenzionati a scoprire se al momento dell’impatto Pietro stesse usando o meno lo smartphone. Secondo una prima ricostruzione, Gaia Von Freymann e Camilla Romagnoli stavano attraversando il tratto ad alto scorrimento quando sono state centrate dal Suv guidato dal figlio del noto regista romano.
Il dolore della madre di Camilla
La madre di Camilla ha riconosciuto il cadavere della figlia dopo aver visto che la figlia tardava a tornare a casa. Straziata dal dolore, la signora ha urlato che la macchina avrebbe dovuto investire lei e non la figlia ancora minorenne, con la quale aveva già fatto tanti progetti insieme per il futuro. A riconoscere invece l’amica Gaia è stato il padre, giunto nel luogo dell’incidente su una sedia a rotelle. Qualche anno prima, l’uomo era stato vittima di un sinistro stradale.