Le indagini sugli attentati all’aeroporto di Zaventem ed alla metropolitana di Bruxelles continuano a ritmo serrato, e nelle ultime ore è emerso che tra le fila del personale che lavora all’aeroporto di Bruxelles potrebbero esserci dei simpatizzanti dell’Isis. Si tratterebbe di persone che si trovano nello staff dell’aeroporto già da alcuni mesi, e che l’Isis avrebbe destinato a Bruxelles proprio per “testare” le misure di sicurezza dello scalo belga. Questa accusa è riportata in una lettera che la polizia aeroportuale di Zaventem ha inviato alle autorità centrali ed è riportata da un sito internet, Het Belang Van Limburg.
In totale sarebbero circa 50 i simpatizzanti dell’Isis attualmente in servizio, e la polizia ha più volte fatto presente la mancanza di sicurezza all’interno delle strutture aeroportuali, senza che fosse presa nessuna decisine in merito. Diverse persone erano note, in quanto avevano trascorso dei periodi in Siria, dove si pensa possano essere state addestrate, In questo momento sono impegnate in lavori di facchinaggio, gestione dei bagagli, nei duty free e nelle imprese di pulizia che operano all’aeroporto. Nel frattempo, secondo quanto si è appreso dalla procura federale belga, è stato fatto il primo passo della procedura che porterà all’estradizione, verso la Francia, di Salah Abdeslam.
Dopo di questo le autorità dei due paesi discuteranno congiuntamente i passi successivi. Nella comunicazione data dalle autorità belghe si specifica anche che il detenuto ha dato il suo assenso per l’estradizione. Le attività di sicurezza negli aeroporti europei, a causa dell’attentato sono state rafforzate ed una persona è stata fermata a Fiumicino. Durante un normale controllo eseguito dalla Polizia di frontiera, si è scoperto che l’uomo, di nazionalità libanese, era stato precedentemente segnalato come sospetto terrorista e quindi è stato fermato, mentre sono in corso accertamenti ulteriori riguardo alla sua identità. Un’altra notizia giunta dagli Stati Uniti, riguarda l’accettazione, da parte del Belgio, dell’aiuto degli USA dopo l’attacco terroristico di Zaventem. La notizia è stata diffusa da Ben Rhodes che fa parte della sicurezza nazionale di Washington, mentre si sta svolgendo un vertice sulla sicurezza nucleare mondiale. Nella sua dichiarazione, Rhodes ha anche detto che il nostro paese è uno dei più stretti alleati della Casa Bianca per quanto riguarda la lotta contro l’Isis. Al vertice partecipa anche il Premier italiano, Matteo Renzi.