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Scuola: vacanze più corte per gli Studenti? Poletti ci prova, ma non mancano le polemiche

Tra le tante proposte arrivate dal Governo degli ultimi mesi, l’ultima è stata quella del ministro del Welfare Giuliano Poletti, relativa alle vacanze estive degli studenti.

L’idea è quella di lasciare ai giovani un solo mese di vacanza, seguito da un periodo di formazione; inevitabili le reazioni degli stessi studenti. Poletti, infatti, ha sottolineato come, a suo avviso, non sia obbligatorio concedere 3 mesi di vacanza nel corso del periodo estivo; far trascorrere ai ragazzi un mese a fare formazione potrebbe risultare, nella visione del Ministro, molto più utile per il loro futuro. Infatti, secondo quest’ultimo è necessario che il mondo della scuola e quello del lavoro riescano ad essere maggiormente connessi. L’ex Presidente di Legacoop rincara la dose, rimarcando come spostare qualche cassetta di frutta invece che andare a spasso per la città, come avvenuto per i propri figli, non comporti alcun rischio, garantendo la crescita di figli “normali”. Ribadendo come i genitori, la scuola e la società abbiano il dovere di affrontare la discussione anche da un punto di vista educativo, lo stesso Poletti spera che l’idea finisca per essere sottoposta ad un’approfondita riflessione in modo da dar luogo ad un dibattito a livello nazionale
La proposta, avanzata nel corso di un convegno a Firenze, inutile sottolinearlo ha subito suscitato uno sciame di reazioni, tra le quali quella seccata da parte di Alberto Irone, in qualità di portavoce della rete degli “Studenti Medi“. Irone ha indicato come l’intervento di Poletti sia assolutamente fuori luogo, in quanto almeno metà degli studenti italiani già ha una sua occupazione nel corso dei mesi estivi. In alternativa, secondo Irone, sarebbe molto più utile inserire dei percorsi formativi diversi da quelli attualmente in vigore all’interno della scuola.
Se gli studenti o almeno una parte di essi, sembra non aver accolto  di buon grado la proposta, di diverso parere è il “Movimento dei genitori Moige”, che ha voluto rammentare come l’Italia sia il Paese europeo che usufruisce del periodo di vacanze estivo più lungo. Anche l’Associazione nazionale Presidi ha voluto alzare la voce in difesa di Poletti ribadendo come, da anni, la stessa associazione si batte per l’applicazione di piani intelligenti che consentano l’utilizzo della scuola anche nei mesi estivi.
È stato il Presidente Rusconi, in questo caso, ad esprimere il punto di vista dei Presidi.
Dalla parte degli studenti, invece,  si schierano i Sindacati; Gianna Fracassi della segreteria Cgil, ad esempio, ha indicato come inopportuni i continui interventi del ministro Poletti nel mondo dell’istruzione. I decreti attuativi del “Jobs Act”, in realtà, starebbero portando avanti una riforma volta a dequalificare l’alternanza “scuola lavoro“.

L’Unione degli Studenti, dal canto suo, ha voluto usare l’ironia per commentare le parole del Ministro, indicando le sue dichiarazioni come “allucinanti“. Danilo Lampis, il coordinatore, ha indicato che scaricare le cassette di frutta non rappresenta una straordinaria esperienza formativa, ribadendo come siano già moltissimi gli studenti costretti a lavorare sotto sfruttamento senza trarre alcun vantaggio in tema di formazione. Una proposta migliore sarebbe, sempre secondo Lampis, quella della revisione delle sospensioni didattiche durante l’anno scolastico, azione che richiederebbe  finanziamenti ingenti per poter essere messa in pratica.
L’Unione degli Studenti critica anche il fatto che il Governo sia più impegnato a trovare quelli, che definisce, slogan e a cercare modalità per aumentare il lavoro gratuito tramite l’apprendistato, piuttosto che a trovare soluzioni realmente efficaci sul versante scolastico e lavorativo. Dal punto di vista degli studenti, la proposta è destinata a trasformarsi in una bolla di sapone, che lascerà intatte le loro vacanze.
Qualche ora dopo, l’intervento dello stessa Ministro dell’Istruzione, con la Giannini a mettere la parola fine alla discussione, ricordando come ddl sulla “Buona scuola” atteso a giorni in Parlamento, siano già contemplate  attività di stage da seguire durante la  sospensione dell’attività didattica, estate inclusa.

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