Serie A 14° giornata: Higuain fa il Maradona e stende un’Inter sfortunata, Viola pari a Sassuolo
Era dai tempi di Maradona che Napoli non respirava l’aria della vetta della classifica, e soprattutto era insignita ufficiosamente, da critica ed esperti, dei galloni di favorita al titolo.
Ora è grazie ad un altro Argentino che i Partenopei possono guardare tutti dall’alto. Un incontenibile Gonzalo Higuain ha, infatti, preso per mano la squadra e ha infilato due volte la miglior difesa del campionato.
La prima emozione arriva dopo nemmeno due minuti dal via. Murillo sbaglia il tempo di un intervento e lascia la possibilità al Pipita di vincere un rimpallo e girare in rete, in un perfetto mix di potenza e destrezza. Handanovic non può nulla. 1-0 e il San Paolo è una bolgia.
Le incursioni di Insigne e Callejon sugli esterni tengono in costante apprensione i Nerazzurri. L’Inter fatica a rispondere. Ci prova Perisic in conclusione di primo tempo, ma la sua girata fiacca, dopo una bella discesa di Ljajic, dal centro dell’area termina sul fondo.
Prima di rientrare negli spogliatoi Nagatomo si guadagna il secondo cartellino giallo in pochi minuti per un’entrata scomposta su Allan. Decisione di Orsato che fa infuriare Mancini, protagonista ai microfoni di Mediaset Premium di un acceso battibecco con l’ex fischietto De Marco. Per l’allenatore nerazzurro, infatti, assurdo il primo giallo al Giapponese, complice un Callejon che “pare investito da un trattore“, e discutibile anche il secondo cartellino, comminato per quello che definisce “un mezzo fallo”.
Inter in dieci per tutta la ripresa. Mancini toglie Icardi e inserisce Telles, lasciando Ljajic a fare da riferimento avanzato nel 4-4-1.
Nella ripresa il Napoli riparte con ritmi alti cercando il colpo del ko. Al 61′ Allan ci prova dalla distanza, ma il pallone esce di poco.
Passano sessanta secondi e Higuain raccoglie un rinvio di Albiol, resiste alla pressione di Murillo e Miranda e la piazza di destro dove Handanovic non può arrivare.
La partita sembra chiusa, ma arriva la reazione dell’Inter che, complice una squadra azzurra in calo vuoi per una paura di vincere apparsa evidente dopo il doppio vantaggio vuoi per i postumi di coppa dopo la trasferta in Belgio, cinque minuti più tardi accorcia le distanze. Al termine di un’azione insistita all’interno dell’area di rigore napoletana, Ljajic di sinistro sorprende Reina sul primo palo.
Il Napoli ha ancora una buona occasione al 73′ quando Ghoulam dalla sinistra crossa in mezzo all’area, ma Murillo in scivolata riesce ad anticipare Higuain.
Il finale, nonostante l’inferiorità numerica, è tutto di marca interista. Gli uomini di Sarri accusano un po’ la stanchezza e arretrano. Al 78′ Brozovic non inquadra lo specchio dopo un’azione personale di trenta metri. All’87’ è Reina ad anticipare Ljajic dopo un cross di Biabiany. Sull’altro fronte è solo Higuain a fare reparto. L’Argentino salta due avversari e prova la conclusione incrociata, ma Handanovic sfiora di quel tanto che basta per mettere in angolo.
Partita finita? Manco per sogno, con le ultime emozioni che le regala il finale. Al quarto minuto di recupero D’Ambrosio crossa in mezzo all’area per il neoentrato Jovetic che di testa, completamente indisturbato, centra il palo a Reina strabattuto. L’azione prosegue e dopo trenta secondi è la volta di Biabiany che la mette in mezzo, Miranda colpisce a botta sicura, e questa volta il portiere iberico è prodigioso, in un intervento che , con la sfera che gli rimbalza davanti, fa terminare la palla nuovamente sul montante.
Orsato fischia la fine di una partita emozionante. Il Napoli sale in vetta, l’Inter è seconda ad una lunghezza, masticando amaro per una direzione arbitrale ampiamente discussa e la mala sorte del finale.
Napoli che, con questa vittoria, conquista il primo posto e si candida autorevolmente come indiziata numero uno al tricolore: di contro, paradossalmente, nonostante la sconfitta non esce ridimensionata, anzi, neppure l’Inter, capace di sfiorare il colpaccio, nonostante un tempo in 10, e apparsa squadra più ordinata e coesea che in altre mille occasioni vincenti.
Nell’altro posticipo della quattordicesima giornata la Fiorentina non riesce a portare a casa i tre punti dalla trasferta con il Sassuolo. La squadra di Sousa parte subito forte e dopo soli cinque minuti è già in vantaggio. Ilicic dalla destra mette il pallone in mezzo all’area, Rossi svirgola, ma favorisce l’intervento di Borja Valero che da pochi passi insacca.
Sulle ali dell’entusiasmo i Viola hanno ancora due ottime occasioni. La prima al 18′ con Borja Valero che per poco non approfitta di un errore di Consigli, la seconda al 27′ con Ilicic lanciato in contropiede che non riesce a superare il portiere emiliano autore di un intervento miracoloso.
Da qui in avanti il Sassuolo prova a reagire. Dopo un paio di buone occasioni per Defrel e Floccari, al 42′ è lo stesso Floccari a firmare la rete del pari con un colpo di testa sottoporta su cross di Vrsaliko. Nella ripresa Paulo Sousa inserisce Kalinic per un Pepito Rossi, purtroppo, ancora una volta deludente. La partita non ha più particolari scossoni se non una ghiotta occasione per il Sassuolo ancora sui piedi di Floccari al 67′ su cui Rodriguez riesce a chiudere.
Anche per i Gigliati non sono assenti le recriminazioni arbitrali, con la squadra dei Della Valle che lamenta, dopo quello di coppa contro il Basilea, la mancata assegnazione di due penalty, ad inizio gara per un intervento su Ilicic e nel finale, per un presunto fallo di mano del neo entrato Politano, su conclusione di Borja Valero.
La Fiorentina perde così l’occasione di trovarsi in testa alla classifica e ora insegue a due lunghezze dal Napoli, mentre il Sassuolo aggancia il Milan a 23 punti e continua a respirare aria d’Europa.